In
un articolo di qualche mese fa, dopo il passaggio dell’area industriale della
ex Fiat di Termini Imerese all’imprenditore italo-australiano Ross Pelligra, ci
chiedevamo in maniera scettica, visti i precedenti … e ora che succede? E
avevamo ragione dato che fino ad ora non è successo proprio niente!
La
sintesi della situazione la dà il quotidiano (adesso nelle mani degli Agnelli)
la Repubblica: “Ex Blutec, cancelli chiusi operai rimasti a casa a Termini è
tutto fermo - L’accordo firmato con Pelligra non decolla - Stipendi arrivati in
ritardo, slittata ad aprile la visita di Schifani e Urso”
Insomma, dopo “gli annunci trionfanti di Adolfo Urso e del presidente della Regione, Renato Schifani, sulla conclusione positiva della vertenza più lunga dell’industria italiana, qualcosa sembra essersi inceppata.” Non è iniziata nemmeno la ristrutturazione dei capannoni che è il vero mestiere di Pelligra… e non c’è ombra del piano industriale che “Urso e Schifani avevano annunciato per il 1°
febbraio” con “un incontro in pompa magna nello stabilimento”. Dove sarebbero stati svelati i nomi delle imprese che dovrebbero investire in quello che dovrebbe diventare (e qui mancano solo gli squilli di tromba) un «Polo manifatturiero, industriale, commerciale che ospiterà start up specializzate nell’innovazione dei processi industriali, la sede di Pelligra per la costruzione degli stabilimenti insieme ai partner, un’area manifatturiera per il food&beverage, una per lo sviluppo di nuove tecnologie ed una destinata alla logistica».Il
ministro Urso che ci ha abituati in questi due anni alla propaganda a piene
mani e che alla fine non risolve niente probabilmente, dopo una serie di rinvii,
farà un altro incontro ad aprile.
E
gli operai? Nel frattempo, scrive il quotidiano degli Agnelli, “… i 183 lavoratori
ex Blutec esclusi dal piano hanno avuto accesso alla pensione anticipata che
riceveranno a partire da aprile mentre i 350 passati a Pelligra attendono
ancora di iniziare il programma di formazione previsto dagli accordi e hanno
ricevuto i primi tre stipendi con qualche ritardo. Somme anticipate da Pelligra
perché dall’Inps l’erogazione della cassa integrazione avviene a rilento.”
Inutile
dire che i sindacati confederali, a cominciare dalla Fiom confermano “un
momento di stasi”! e aspettano “che partano i lavori di ristrutturazione dei
capannoni che sono la prima fase del progetto”.
E
tra un’attesa e l’altra (sono passati 14 anni!), mentre gli operai diminuiscono sempre più, rispuntano i soldi pubblici,
gli incentivi!.
Saranno
per “la statunitense Renesys Energy, che produce batterie di nuova generazione”?,
o “per le altre due aziende delle quali si parla” che “sono siciliane, quella
di logistica Nicolosi Trasporti e il Consorzio artigiano edile costruttori di
Comiso.”? O ancora per le altre imprese che dovrebbero essere coinvolte anche
attraverso “una serie bandi finanziati con i 105 milioni di euro dell’accordo
di programma su Termini Imerese, il primo già pronto da 15 milioni di euro.” Guarda
caso “Su questo e su altri incentivi da parte del governo nazionale, Ross
Pelligra ha parlato in un incontro riservato con Urso a fine febbraio. Un
vertice nel quale, secondo fonti vicine al dossier, il ministro ha dato ampia
disponibilità a facilitare gli investimenti nel sito anche attraverso la Zes
Unica.”
Ammettendo
pure che tutta questa messa in scena parta davvero c’è da tener conto, conclude
l’articolo, che ci si “dovrà però scontrarsi con la politica dei dazi del
presidente Usa, Donald Trump.”
https://proletaricomunisti.blogspot.com/2024/11/pc-8-novembre-ex-blutec-ex-fiat-temini.html
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