Qualche
giorno fa, dopo l’annuncio della von der Leyen sugli 800 miliardi necessari per
il riarmo europeo, Raffaele Fitto, attuale commissario europeo, ha riunito i
presidenti delle regioni del sud e, “Racconta chi c’era”, scrive il
Giornale di Sicilia del 7 marzo, “a un certo punto dell’incontro il commissario
europeo Raffaele Fitto si è fatto serio. E guardando i presidenti di Regione
del sud, riuniti a Roma, ha usato parole volutamente molto nette: se il
progetto di riarmo dell’unione Europea annunciato da Ursula von der Leyen andrà
in porto, per coprire gli 800 miliardi necessari si attingerà anche ai
contributi comunitari non spesi. La Sicilia potrebbe quindi dover cedere
parte dei quasi 7 miliardi del Fse e del Fesr.”
E a questo annuncio come risponde Schifani, attuale presidente della Regione? Appena “rientrato da Roma … ha riunito tutti i dirigenti che si occupano insieme a Vincenzo Falgares di programmazione per
fare il punto sui margini di manovra. E si tratta di centinaia di milioni in ballo. Visto soprattutto che lo stesso commissario Fitto ha ricordato che dei fondi della programmazione 2021-2027 a livello nazionale si è speso solo il 4,9%.”Per
evitare comunque malintesi Schifani ha aggiunto che “se lo stato aderirà al
piano europeo anche noi faremo la nostra parte, non potremo tirarci indietro”.
Stiamo parlando di fondi che dovrebbero essere investiti nello “sviluppo” (intendiamoci:
qui l’unica cosa che si sviluppa davvero sono i conti correnti dei politici e
dei padroni, e la povertà delle masse!) che invece non vengono spesi! Solo il
4,9% è stato speso e il termine scade il 31 dicembre!
E
il “tributo alla guerra” chiesto dal governo moderno fascista e guerrafondaio con
a capo la Meloni, sarebbe perfino volontario come prova a spiegare Fitto: “Il
commissario ha spiegato che per coprire la spesa di 800 miliardi necessaria ad
armare l’Ue a ogni stato membro verrà chiesto di collaborare. Sarà un aiuto
facoltativo, anche se politicamente questa formula è solo diplomatica visto
che difficilmente l’Italia potrà tirarsi indietro.”
“A
quel punto” continua il quotidiano siciliano, “la Meloni, a cascata, si
rivolgerà alle Regioni per attingere a risorse ingenti finora rimaste nei
cassetti: proprio i finanziamenti del Fesr 2021-2027 (oltre cinque miliardi) e quelli
dell’Fse (quasi due miliardi).”
Per
evitare facilissime critiche “Schifani però ieri si è affrettato a far sapere
che ‘in ogni caso non verrebbero sottratte risorse a settori cruciali come
l’acqua, i rifiuti e l’energia’.” Schifani dice il falso chiaramente, tanto che
anche il quotidiano sottolinea che questi settori “però sono anche quelli in
cui si è speso meno, quasi nulla, finora.”
La
veloce iniziativa di Fitto, subito all’indomani della dichiarazione della von
der Leyen, e la parallela fretta di Schifani che ha raccolto i suoi burocrati
per raccogliere i soldi e “fare la propria parte”, sono la conferma che la
borghesia imperialista dei vari paesi europei corre rapida verso la guerra…
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