martedì 4 febbraio 2025

pc 4 febbraio - La non vita da sempre più inferno nelle carceri... i detenuti del carcere Pagliarelli a Palermo protestano giustamente da giorni

AGI - Docce senz'acqua calda, analisi mediche rinviate di mesi, divieto di telefonate, un taglio drastico ai pacchi di alimenti inviati dalle famiglie e tra qualche mese, lo stop all'ingresso di coperte e indumenti in pile, economici ma urgenti in un edificio "di ghiaccio": la tensione è altissima nel carcere Pagliarelli di Palermo, dove i detenuti hanno battuto le stoviglie sulle sbarre, come ormai fanno mattina e sera da oltre una settimana, e cominciato uno sciopero della fame per protesta contro una circolare del Dap a livello regionale che inasprisce il regime di detenzione, a partire dall'ingresso di alcuni prodotti.

Misure cosi' rigide non se le aspettavano, forse, neanche i detenuti. " Al Pagliarelli c'è "una situazione di delirio assoluto - sottolinea l'avvocato Giuseppe Seminara, della Camera penale di Palermo - di fronte alla quale ci si continua a girare dall'altra parte".

Le nuove restrizioni si aggiungono a un quadro già drammatico: "Stanno togliendo - ha raccontato all'AGI - la possibilità di telefonare alle famiglie, le persone sono senz'acqua calda, non hanno come coprirsi in un edificio che, essendo un prefabbricato, è freddo come il ghiaccio e senza riscaldamenti. Il medico che va in visita nel carcere a rotazione, ha ogni volta una specializzazione diversa: un giorno c'è l'urologo e la settimana dopo un cardiologo, con un'alternanza tra i medici non congrua" e che non tiene conto delle patologie.

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