La Resistenza non si arresta, libertà per Anan e per la Palestina!
Domenica 9 febbraio, dalle ore 14:00, PRESIDIO davanti al carcere di Terni per la liberazione di Anan Yaeesh, contro il genocidio e i crimini di guerra compiuti da Israele con la complicità del governo Meloni, in appoggio alla resistenza del popolo palestinese.
Nonostante il cessate il fuoco a Gaza, ottenuto dopo un anno e tre mesi di interminabili bombardamenti, crimini contro l’umanità, distruzione e genocidio del popolo palestinese da parte dell’esercito israeliano, non si ferma la furia omicida e repressiva dello stato nazi-sionista di Israele, che ha ripreso ad attaccare massicciamente, oltre che il Libano, anche la Cisgiordania, in particolare a Jenin,
Tulkarem e Tubas, nel tentativo di stroncarne la resistenza, costringere i palestinesi alla fuga e procedere all’annessione di tutti i territori palestinesi illegalmente occupati, controllando così tutta l’area del medioriente per conto dei paesi imperialisti occidentali, in primis gli USA, ma anche l’Italia.E mentre Trump accoglie a braccia aperte il criminale di guerra Netanyahu e benedice il progetto della “Grande Israele” con un altro miliardo di dollari in bombe da sganciare sui palestinesi, in Italia il governo fascista Meloni conferma il supporto militare allo stato genocida di Israele, si dichiara pronto a stendere un tappeto d’oro sotto i piedi di Netanyahu e garantisce l’impunità di altri criminali di guerra israeliani e dei torturatori libici.
Per i partigiani palestinesi invece solo carcere e repressione. Per Anan Yaeesh, arrestato a L’Aquila il 27 gennaio dello scorso anno per essere estradato in Israele, solo articoli infamanti e la minaccia, neanche troppo velata, che lo stato sionista si riserverà di richiederne nuovamente l’estradizione in futuro.
Non sappiamo cosa riserverà il futuro ad Anan, ma sappiamo che non dobbiamo abbassare la guardia. E oggi più che mai è necessario alzare sì un muro attorno a lui, ma quello della solidarietà, proletaria, internazionale e internazionalista, consapevoli che per una vera liberazione dei prigionieri politici, dei popoli oppressi e di tutto il proletariato, ci vuole una nuova resistenza, anche nei paesi imperialisti come il nostro.
Per questo il soccorso rosso proletario aderisce al presidio, indetto per il 9 febbraio dal Coordinamento ternano per la Palestina sotto il carcere di Terni dove Anan è recluso, per chiedere la sua liberazione e ribadire che la resistenza non si arresta.
Vita, terra e libertà per Anan e per la Palestina!
Solidarietà alla resistenza del popolo palestinese!
Morte all'imperialismo!
Di seguito riportiamo la traduzione di una lettera di Anan a una nostra compagna e più avanti il comunicato del Coordinamento ternano per la Palestina
Ciao mia cara Gia
come stai? Spero che tutto vada per il meglio per te.
Grazie per l'interessamento e per aver chiesto, mia cara, sì, ora sto meglio, non ho più dolori come prima, sì, ne ho un po' ogni giorno, ma non sempre come prima.
Ho visto le notizie da Gaza e sono contento perché la gente può ricevere un po' di aiuto per il cibo o le medicine
Il problema non c'è nella zona occidentale di Jenin, Tulkarem e Nablus, ma spero che anche lì ci sarà qualche aiuto.
Sì mia cara, lo so, i soldi sono arrivati sul mio conto. Grazie a tutti, di tutto, e mando i miei saluti a tutti gli amici che ti circondano.
La mia salute è buona e sono molto felice in quei giorni perché ho sentito notizie di alcuni dei miei migliori amici che sono stati liberati dalla prigione israeliana dove erano rinchiusi dal 2003. Sono molto contento per loro.
La settimana scorsa mi hanno mandato in ospedale per fare delle foto ai miei denti, non so cosa faranno per sistemarli o cosa esattamente.
Come dici tu, lo diciamo tutti: dal fiume al mare la Palestina sarà libera.
Prenditi cura di te stessa e della tua salute e resta al sicuro.
Con i miei migliori auguri per te.
y.anan
c.c Terni
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