martedì 4 febbraio 2025

pc 4 febbraio – Germania: i neonazisti dell’AfD andranno al governo con i cristiano-democratici della Cdu/Csu?

 

In Germania in questi giorni si è gridato allo scandalo, perché per la prima volta dalla Seconda Guerra Mondiale i conservatori della Cdu/Csu hanno approvato, il 29 gennaio, grazie ai voti in Parlamento dei neonazisti dell’AfD (Alternative fur Deutschland) una mozione che colpisce pesantemente i diritti dei migranti che prevede, tra l’altro, l’abolizione del diritto di asilo, la blindatura dei confini, stretta sui ricongiungimenti familiari e l’estensione dei poteri della polizia.

Avete abbattuto il “muro di fuoco” contro i nazisti: è stata questa nella sostanza l’accusa alla Cdu, guidata attualmente dal successore della Merkel, Merz; avete rotto un tabù, un accordo di fatto tra i maggiori partiti che li impegnava a non allearsi mai con un partito dichiaratamente neonazista, come, tra i tanti, ha detto subito Scholz: "C'era un consenso nella storia del dopoguerra della Repubblica democratica sul fatto che non ci sarebbe stata mai una collaborazione con forze politiche di estrema destra. E questo è successo".  L’indignazione è stata messa in risalto anche dalla decisione di un ex

prigioniero dei nazisti, sopravvissuto ad Auschwitz, di restituire l’onorificenza al Presidente della Repubblica, Steinmeier: «Se non ci riceverà, gliela getteremo nella cassetta della posta».

La risonanza di questo fatto in tutta Europa e la forte presa di posizione della stessa Merkel, ex dirigente della Cdu, apertamente contro il suo successore Merz, ha fatto sì che la legge contro i migranti presentata il giorno dopo, il 30 gennaio, in Parlamento non passasse, con grande dispiacere di Merz, naturalmente, e dei neonazisti che avevano gridato al “successo storico”. Un successo che pensavano già di replicare con una possibile futura alleanza di governo con la Cdu, appunto.

Questa possibilità viene dal fatto che il 23 febbraio prossimo si terranno le elezioni, indette dopo la caduta del governo Scholz (alleanza Spd, Verdi e Liberali), e sia la Cdu/Csu che l’AfD sono in testa nei sondaggi (rispettivamente 30% e 22% circa).

La campagna elettorale che si è scatenata in questi mesi è tutta centrata fondamentalmente su chi è più duro con i migranti: tutti i partiti moderno fascisti o moderno nazisti cavalcano la propaganda antiimmigrati (e guardano perfino alla Meloni per l’esperimento di deportazione dei migranti in Albania), e vorrebbero “esternalizzarne” perfino la gestione; ma anche questa “esternalizzazione” non è per niente originale visto che proprio l’Unione europea (con in testa la Germania!) ha appaltato alla Turchia di Erdogan il trattenimento dei migranti entro i suoi confini a suon di miliardi di euro.

E questa orrenda campagna la fa naturalmente anche l’AfD, un partito neonazista a detta di politici, di giuristi, fatto esplicitato da due mozioni presentate in questi giorni in Parlamento da diversi partiti che ne chiedono lo scioglimento perché, come dicono in maniera abbastanza morbida da anni i rapporti dell’Ufficio per la Protezione della Costituzione (BfV), l’Afd è «una forza politica incompatibile con i valori della democrazia».

Anche il successore della Merkel alla Cdu, Merz, che ha affermato esplicitamente di essere disposto ad accogliere i voti "di chiunque volesse collaborare" per far passare la svolta dura sulla immigrazione, ha deciso, quindi, di buttarsi in questa campagna per battere la concorrenza mostrandosi ancora più feroce dei neonazisti, presentando appunto un disegno di legge esplicitamente antiimmigrati.

Una parte della borghesia tedesca, si è perciò indignata, sia per la rottura del patto contro i neonazisti (cosa che ha fatto “discutere tutta l’Europa”), sia perché una parte della borghesia tedesca, compresa la chiesa (cattolici e protestanti) che ha espressamente preso posizione contro Merz, considera la “quesitone dei migranti” dal punto di vista del capitalismo-imperialismo tedesco che ha bisogno di forza lavoro fresca. In questo senso oltre alla dovuta indignazione “morale”, c’è un interesse esplicito verso la garanzia dei privilegi di classe e dei relativi profitti (l’unica vera “morale” che da sempre è la bussola della borghesia al potere). Privilegi e profitti che la borghesia non vuole abbandonare a costo di fare la guerra!

Adesso, viste le reazioni nel Paese e in Europa e il rigetto in Parlamento della legge, Merz giura di essere stato frainteso assicurando che non ha affatto intenzione di fare un governo di coalizione con l’AfD, mentre la neonazista Alice Weidel, capa dell’Afd, che aveva gridato “Abbiamo vinto. Oggi è una giornata storica”, c’è rimasta molto male, e ha fatto sapere in maniera minacciosa di voler conoscere l’elenco di chi ha votato contro per, alla fine, scaricare la responsabilità della sconfitta su Merz.

Anche il fascista Orban aveva gioito, dicendo: “Germania, benvenuta nel club”…

Insomma, di sdoganamento in sdoganamento, di legittimazione in legittimazione, i partiti di stampo fascista e nazista in diversi Stati europei sono al governo, o si apprestano ad entrare in coalizioni di governo, grazie alle vittorie alle elezioni permesse anche da leggi elettorali sempre meno democratiche.

Questa onda nera si allarga su tutta l’Europa: dall’Austria, alla Repubblica Ceca, dall’Ungheria di Orban alla Slovacchia, dalla Polonia all’Olanda, dal Belgio alla Svezia, all’Austria e all’Italia (che con la Lega e Berlusconi, innanzi tutto, ha fatto da apripista), alla Francia e naturalmente alla Germania (e fuori dall’Europa c’è tutto il resto, dagli Stati Uniti, all’Argentina…).

E quanto più questi partiti hanno sbraitato alla “invasione dei migranti”, tanto più hanno man mano accumulato voti nelle diverse elezioni (grazie naturalmente alla mancata opposizione di una parte della borghesia e ad una non sufficiente mobilitazione della classe operaia e delle masse popolari), e questi voti adesso vengono usati per creare “coalizioni di governo” senza remore da parte di partiti borghesi che fino a ieri si dicevano “democratici”.

Il ricorso a governi sempre più di destra, e perfino moderno nazisti, è dovuto innanzi tutto alla profondità della crisi dalla quale le borghesie dei vari paesi non sanno come uscire e per questo si fanno le attuali guerre per procura e si preparano ad una possibile nuova guerra mondiale…

All’interno di questa crisi, uno degli argomenti che più fortemente hanno dato fiato ai fascisti e ai nazisti è stato, appunto, quello della facile propaganda contro gli immigrati presi di mira come causa di tutti i mali. E su quest’onda i governi hanno alzato muri! Mai così tanti contro gli immigrati: fatti di cemento e di filo spinato, di “confini naturali” e di poliziotti armati… muri che però non possono fermare la marea umana che si sposta per il mondo, ma che aggiungono alle sofferenze, morti e sofferenze senza limiti.

L’emigrazione è un fatto mondiale: in termini scientifici marxisti si tratta del più gigantesco “esercito industriale di riserva” dai tempi della nascita del capitalismo (in parte diverso da quello dei tempi di Marx ed Engels, ma non troppo in quanto a sostanza, visto che già l’Internazionale faceva appello a non lasciar partire operai dai vari paesi per garantire forza lavoro ai padroni che affrontavano pesanti scioperi), parte integrante dell’attuale sistema di produzione capitalista-imperialista, e perciò impossibile da sopprimere.

Le grandi manifestazioni che hanno visto migliaia di tedeschi nelle piazze in questi giorni contro l’accordo Cdu/AfD sono buone prove di una opposizione che deve diventare sempre più forte, capace di impedire sul serio l’arrivo dei neonazisti al governo, e proprio su questo lo stesso Scholz è scettico, secondo lui un governo di questo tipo potrebbe già essere fatto in autunno.

Nessuna illusione, comunque, visto che la tendenza generale in tutti i Paesi è questa, lo spostamento costantemente sempre più a destra dei vari governi della borghesia: i vecchi tabù cadono, gli accordi si stracciano.... e l’esempio della Germania ci ripete che anche in questo caso è sempre il primo passo che conta.

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