giovedì 12 dicembre 2024

pc 12 dicembre - Aumentano i ricchi miliardari nel mondo… aumenta la povertà

 

“Questo inebriante aumento di ricchezza e di potenza… è del tutto limitato alle classi possidenti”, questo diceva già nel 1863 l’allora primo ministro inglese Gladstone in un discorso sul bilancio, citato da Marx nell’Indirizzo inaugurale dell’Associazione Internazionale degli Operai del 1864.

Questo è ciò che succede nella società capitalista-imperialista, ed è esattamente così anche per i miliardari di oggi e i loro reggicoda al governo! Un esempio per tutti che sta a cuore alla fascista Meloni, tanto da abbracciarlo non solo simbolicamente ma anche fisicamente, è quello di Elon Musk che ha un patrimonio “personale” intorno a 350 miliardi di dollari, messo anche a disposizione dell’elezione di Trump.

Della stessa banda di Musk (Tesla ecc.) fanno parte anche i padroni (Bezos, Zuckerberg….) dei “magnifici sette”: Apple, Amazon, Alphabet, Meta, Microsoft, Nvidia. Oltre, naturalmente, ai capi delle altre multinazionali, come le banche, i fondi di investimento, le industrie petrolifere, quelle siderurgiche dalla Cina, all’India, dagli Usa all’Italia…

E crescono anche gli affari miliardari che si fanno nelle Borse, come quella di New York, dove il valore

del capitale si moltiplica, ma quanto più cresce il capitale tanto più cresce il “dominio della borghesia sulla classe operaia” dice Marx.

Ma mentre negli anni passati i padroni e i loro lacchè cercavano di nascondere l’entità delle loro ricchezze (era difficile trovare non solo articoli, ma anche statistiche sull’argomento), una preoccupazione che nasce soprattutto quando la classe operaia è forte e minaccia il loro potere, adesso non si vergognano più di ostentare, e questa sfacciataggine che va sempre insieme all’arroganza li avvicina molto ai nobili di una volta… i quali, ricordiamolo di passaggio, hanno perso la testa, letteralmente, davanti alla ribellione delle masse…

È di questa ricchezza, che viene sbandierata come legittima, ma che è il risultato dello sfruttamento di milioni di proletarie e proletari in tutto il mondo, che parla un articolo del Sole24Ore del 6 dicembre scorso, dal titolo “I miliardari mondiali raddoppiano il patrimonio”.

Il giornalista ci rivela una verità che conosciamo benissimo, e cioè che “C’è qualcuno nel mondo che non teme né guerre, né svalutazioni monetarie.” E chi sono questi che non temono le guerre perché le fanno e in tanti proprio grazie alle guerre si arricchiscono ancora di più? E che non temono le svalutazioni monetarie perché i soldi che hanno sono davvero tanti e se anche ne perdono una parte non se ne accorgono nemmeno? “Sono i miliardari, 2.682 signore e signori… Il loro patrimonio complessivo è aumentato del 121%, passando da 6.300 a 14.000 miliardi di dollari”.

14mila miliardi di dollari sono l’equivalente della metà di tutto il prodotto interno lordo degli Stati Uniti! L’equivalente del pil di Giappone, Germania, Francia e Gran Bretagna messi insieme. E se togliamo dal numero complessivo dei paesi del mondo, circa 200, quelli più ricchi riuniti nel G20, si può immaginare l’abisso che c’è tra la ricchezza di questo pugno di individui e il restante dei paesi poveri.

Negli Stati Uniti i miliardari sono quelli che hanno accumulato più ricchezza nel 2024 grazie alla spinta del settore tecnologico, dice l’articolo, “Ma anche i miliardari del settore industriale hanno dato un decisivo contributo (!!!) tanto da rafforzare il ruolo degli Stati Uniti come centro per gli imprenditori miliardari nel mondo.” Ma soprattutto grazie al “contributo” delle banche centrali dei governi che hanno riempito i mercati di soldi, “dell’abbondante cash a disposizione degli operatori”.

Se negli Stati Uniti la situazione attuale di questa piccola accozzaglia di mortiferi parassiti sociali è questa, come stanno i miliardari in Italia? si chiede il giornalista. Intanto sono cresciuti di numero: erano 56 nel 2023, adesso sono 62 e la loro ricchezza “pari a quasi 200 miliardi (199,8 per la precisione), in un anno è cresciuta del 23,1% (nel 2023 era di 162,3 miliardi): più di quanto ha realizzato Piazza Affari che ha messo a segno un +14% da inizio anno.” Per la ricchezza complessiva accumulata in Italia abbiamo un altro dato del Sole 24 Ore: “L'Italia conta 457 mila milionari, rappresentando meno dell'1% della popolazione. La ricchezza finanziaria italiana è in crescita costante, raggiungendo i 6.200 miliardi di dollari nel 2023”.

E quanti ospedali, scuole, infrastrutture ecc. ecc. si potrebbero costruire con tutti questi miliardi, si chiedono spesso le organizzazioni che aiutano i poveri, le organizzazioni di solidarietà sociale… si potrebbero… ma non si può: questa società protegge (con le armi) la proprietà privata dei mezzi di produzione nelle mani di singoli individui che si arricchiscono appropriandosi della produzione sociale.

La fonte della notizia sui miliardari, dice il quotidiano dei padroni, è “la decima edizione dell’Ubs Billionaire Ambitions Report, che da dieci anni analizza il patrimonio di oltre 2.500 miliardari nelle Americhe, in Europa, Medio Oriente e Africa e nella regione Asia Pacifico.”

Di questa tendenza all’arricchimento personale a livello mondiale fanno parte anche i miliardari cinesi: “la ricchezza dei miliardari cinesi è più che raddoppiata dal 2015 al 2020, con un incremento del 137,6%, da 887,3 miliardi a 2.100 miliardi di dollari, poi è scesa del 16% a 1.800 miliardi di dollari, mentre la rosa complessiva di miliardari è rimasta stabile.”

La crisi attualmente in corso, e cioè il “pantano di disperazione permanente e cronica” come dice Engels nella prefazione del 1886 al Capitale di Marx, sia del settore industriale che del settore finanziario, come si vede, tocca comunque sempre e solo lavoratori e masse popolari, non tocca i ricchi.

A fronte di questa “inebriante ricchezza delle classi possidenti”, prodotta dalla classe operaia, difficile da immaginare per chiunque, troviamo la povertà diffusa e in aumento, povertà assoluta e relativa. Secondo gli stessi metodi di calcolo borghesi la povertà assoluta tocca alcuni miliardi di individui nel mondo, soprattutto dei cosiddetti paesi poveri, mentre aumenta allo stesso modo la povertà relativa, e cioè quella che tocca gli stessi paesi imperialisti, legata alla differenza crescente tra la quantità di ricchezza del capitalista-imperialista e la quantità di ricchezza a disposizione del lavoro salariato. È questa differenza che gli analisti di vario tipo chiamano aumento delle disuguaglianze, che non cadono dal cielo, ma hanno una origine precisa che si riproduce quotidianamente: il sistema capitalista-imperialista.

A parte la differenza, sempre crescente, tra i padroni veri e propri, che, come abbiamo visto, fanno profitti miliardari, e i loro salariati, nel caso della Stellantis, per esempio, gli Elkann/Agnelli, la differenza è enorme anche tra i loro amministratori delegati e gli operai: uno degli esempi riportato dalle cronache di questi giorni è quello, per rimanere alla Stellantis, di Carlos Tavares il cui stipendio annuo è di oltre 20 milioni di dollari l’anno.

Questo è l’attuale sistema sociale di produzione della ricchezza sociale per pochissimi e la mancanza di ricchezza per la stragrande maggioranza delle masse popolari di tutto il mondo; è un sistema che non si può “riformare” o “migliorare”; è un sistema che per mantenere i privilegi della borghesia al potere produce morte e distruzione; è un sistema sociale inconciliabile con gli interessi non solo delle principali classi, borghesia e proletariato innanzi tutto, ma con la stessa esistenza dell’umanità intera… per questo si deve abbattere.

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