La partenza da piazzale del Verano il cartello del bacio tra Meloni e Mussolini; arrivo a piazza del Popolo.
Sono oltre duecento le realtà che, da ogni regione del Paese, sono scese oggi in piazza a Roma per manifestare contro il ddl Sicurezza.
Il corteo è partito alle 14 da piazzale del Verano, dove erano attese
circa 25mila persone che secondo gli organizzatori sono il doppio “Siamo
in cinquantaila”. Il programma prevede l’arrivo a piazza del Popolo.
"Il ddl Sicurezza
rappresenta un attacco senza precedenti ai diritti fondamentali e alla
democrazia - si legge in una nota della Rete No ddl Sicurezza -.
Criminalizza il dissenso, reprime il conflitto sociale e colpisce
lavoratori, studenti, migranti e chi lotta per giustizia sociale e
ambientale". "Siamo donne, uomini, identità non binarie, lavoratori,
studenti e attivisti. Difendiamo la democrazia contro chi vuole
trasformare l'Italia in un Paese autoritario" dichiarano i promotori
della manifestazione. "Non c'è sicurezza in questo disegno di legge,
solo paura del dissenso e delle piazze," sottolineano.
Corteo Roma, petardi contro Carrefour, danneggiata vetrina
Petardi contro la vetrina e la
scritta "assassini". Alcuni studenti pro Pal durante il corteo contro il
ddl sicurezza hanno danneggiato un punto vendita del supermercato
Carrefour di viale Regina Margherita. 'Assassini', la scritta degli
studenti pro Pal sul market. Blitz di un gruppo di ragazzi incappucciati
che hanno preso di mira un distributore Eni in via Amilcare Ponchielli.
Scritte pro Palestina e contro Eni: Free Palestine, Eni Kills e Eat the
rich accompagnata dalla A di anarchia.
Fiom, fermare il “decreto paura” del governo
"Oggi, la Fiom insieme alla Cgil,
ad associazioni, movimenti, studenti, è in piazza a Roma per fermare il
ddl sicurezza. Un provvedimento scellerato e pericoloso che minaccia di
limitare le libertà individuali e collettive dei cittadini, cancellare
il diritto di sciopero e restringere gli spazi di democrazia e il
diritto al dissenso". Lo dichiara Michele De Palma segretario generale
Fiom-Cgil alla manifestazione nazionale a Roma contro il ddl Sicurezza.
"Abbiamo bisogno di sicurezza, non del 'decreto paura' del governo. La
sicurezza è quella di avere un posto di lavoro, di non morire nei luoghi
di lavoro, di avere un salario dignitoso. La sicurezza di impedire i
femminicidi, la sicurezza di avere scuola, università, sanità. Questo
decreto del Governo invece serve esclusivamente a impedirci di
manifestare, di scioperare. Ma noi non ci fermeremo", assicura il leader
dei metalmeccanici di Corso d'Italia.
Presidio dei movimenti per la casa
I movimenti per il diritto
all'abitare hanno lasciato il corteo principale e si stanno dirigendo in
piazza Indipendenza dove terranno un presidio, già concordato con la
questura. Intanto dal camion che guida il corteo è stato lanciato un
appello ai residenti di Calenzano: "con il Ddl sicurezza corrono il
rischio di essere criminalizzati se dovessero protestare contro il
deposito Eni".
Ddl Sicurezza: Bonelli, misure illiberali, ciniche e feroci
"Il ddl Sicurezza è un
provvedimento che non affronta assolutamente il tema della sicurezza dei
cittadini. E' un disegno di legge illiberale: trasforma in
narcotrafficanti tremila aziende che coltivano la canapa, causando il
licenziamento di circa 15 mila lavoratori e lavoratrici". Lo afferma il
co-portavoce di Europa Verde e deputato di Avs, Angelo Bonelli, parlando
con i giornalisti a margine della manifestazione contro il ddl
Sicurezza. "Oltre al danno, per queste persone, arriva anche la beffa:
se quei lavoratori e lavoratrici che subiscono il licenziamento decidono
di manifestare, magari occupando una strada, questo governo di destra
applica una misura che prevede il carcere fino a 7 anni.
Questo provvedimento è semplicemente cinico e feroce", conclude Bonelli.
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