Una manifestazione che ha messo sul banco degli accusati soprattutto la Francia e la sua ormai antica moneta coloniale, il franco Cfa. Una manifestazione dunque esplicitamente contro l’imperialismo nel Continente nero, che ha percorso la strada da piazza dell’Esquilino a piazza della
Madonna di Loreto, lungo via Cavour, largo Corrado Ricci e via dei Fori Imperiali.
Tante bandiere di Stati africani, insieme a quelle italiane e della pace. E uno striscione piuttosto sfottente con i leghisti: “Prima la dignità“.
La questione del franco Cfa, strumentalmente agitatta qualche setttimana fa dai Cinque Stelle, è una moneta stampata vicino a Lione, usata da in 15 Paesi africani, agganciata all’euro e dunque chiaramente “esagerata” rispetto alla forza economica di quei paesi, quasi tutti poverissimi.
Un modo semplice e facile di “depredare le risorse africane, impedendo lo sviluppo del Continente”, come spiegato dal presidente dell’Ucai (Unione comunità africane d’Italia) Otto Bitjoka in una intervista di qualche settimana fa.
“Le dichiarazioni di esponenti di punta della politica e del governo italiano sono state un’occasione che abbiamo colto per dimostrare all’opinione pubblica che siamo, sì, contro il franco Cfa, ma anche che questo non è l’unico problema – spiega all’agenzia Dire Ngouedi, giurista costituzionalista dottorando alla Sapienza di Roma -. Ci sono basi e operazioni militari francesi nei nostri Paesi, la Francia è sempre implicata in modo ufficiale o ufficioso nei nostri affari interni”.
Tra gli attivisti anche Mohamed Konare, di origine ivoriana, da anni in Italia, che ha sottolineato come “L’Africa riparte da Roma“. Tante le richieste, oltre allo stop alla moneta. “Abolizione degli accordi coloniali“, “Fine dei colpi di Stato in Africa”, “Stop allo sfruttamento e al saccheggio delle risorse africane”.
Fonte: Il Fatto
Tutte le foto sono di Patrizia Cortellessa
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