venerdì 29 marzo 2019

pc 29 marzo - India - Libertà per Saibaba - lettera della moglie all'opinione pubblica indiana e internazionale

5 marzo 2019

Con grande delusione e inesprimibile dolore, informo tutte le forze e democratiche e la comunità accademica che oggi la Corte Superiore di Nagpur ha respinto la richiesta di rilascio su cauzione per mio marito, il Dr. GN Saibaba, professore inglese all'Università di Delhi, detenuto in una cella di Anda negli ultimi due anni.

Saibaba è fisicamente disabile al 90%, costretto su una sedia a rotelle, soffre di 19 diverse patologie, alcune delle quali potenzialmente mortali, che richiedono un intervento medico immediato. Quando due anni fa fu condannato per una montatura giudiziaria, era in trattamento presso un’unità di terapia intensiva. Tuttavia, da cittadino che rispetta la legge, si consegnò in Tribunale e fu trasferito in prigione.

Da allora la sua salute è peggiorata a causa della mancanza di corrette diagnosi e trattamenti. Lo stato non gli ha fornito l’assistenza necessaria a soddisfare i suoi bisogni elementari quotidiani, neppure la sua cella non è adeguata a una persona disabile come Saibaba. Non solo, ogni volta che il personale di polizia lo porta in ospedale, non avemdo la professionalità per trattare i disabili, lo sollevano a gettano sulla sedia a rotelle come un bagaglio, il che gli ha causato un danno permanente alla mano sinistra.
Attualmente, a causa della salute deteriorata, soffre di paralisi parziale, e non riesce più a muoversi come prima. È è una grave violazione dei suoi diritti umani, della sua dignità e una grave minaccia alla sua stessa vita.

Ogni volta, prima di un’udienza, la polizia mette in scena la commedia in cui finge di tentare di fornire a Saibaba un trattamento adeguato. Ma, in realtà, lo portano sempre in ospedali che non hanno competenze, strutture e personale necessario a diagnosticare e trattare efficacemente le sue
malattie. Il finale di questa commedia è un ennesimo rapporto sommario fabbricato apposta della polizia per mostrare al Tribunale che Saibaba ha ricevuto il trattamento adeguato e che non c'è pericolo per la sua vita.

In realtà, Saibaba è già mezzo morto, perché molti suoi organi vitali (pancreas, prostata, cistifellea, vescica, muscoli, sistema nervoso ecc) sono disfunzionali. Risultato della vita insopportabile cui è stato costretto nella sua cella Anda nella prigione centrale di Nagpur. Se questa situazione persiste, è ben chiaro che non c'è possibilità che sopravviva a lungo.

Rifiutando a Saibaba la libertà su cauzione per cure mediche, credo che lo Stato stia pianificando la sua lenta e dolorosa morte in prigione. E voglio informare la gente di questo paese e del mondo che, con questo rifiuto di libertà su cauzione, il diritto fondamentale alla vita di Saibaba è stato ristretto.

Il solo motivo per cui la vita di Saibaba è oggi minacciata è la sua lotta incessante per i diritti delle caste, delle classi e delle nazionalità oppresse. Ancora una volta, faccio appello a tutte le istituzioni democratiche, alle organizzazioni per i diritti umani e civili, agli studenti, docenti e scrittori perché facciano sentire la loro voce contro la grave violazione dei diritti umani commessi contro Saibaba ed esigano il suo rilascio immediato.

Grazie!

Vasantha Kumari

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