domenica 24 marzo 2019

pc 24 marzo - Mentre si prepara il 3° numero di proletari comunisti - nuova serie

Nel secondo numero abbiamo scritto - stralci -

Gli operai che in genere non prendono ormai i giornali diffusi alle fabbriche – e questo è un male e dimostra i danni della depoliticizzazione di massa e dell'uso individualizzato di facebook, WA, internet, ecc. ma la tenacia e combattività di compagni e compagne impegnati nella diffusione ha fatto sì che decine e decine di copie del giornale siano entrate in fabbrica e il giornale si è posto al giudizio dei suoi veri interlocutori.
Non ci può essere un partito operaio, rivoluzionario, senza un giornale comunista che ne orienti denuncia e lotta, permetta agli operai d'avanguardia di conoscere quello che non sanno e quello che conta, rispetto a quanto circola e come circola nei mass media di regime, sempre più di stampo fascio populista, nella stampa borghese sempre tesa a difendere gli interessi generali e particolari dei padroni e della classe dominante e in facebook sempre in mano alla piccola borghesia che diffonde il suo veleno antiproletario e antipopolare.
Noi diciamo: dove lo trovate uno strumento di stampa fatto da proletari, comunisti militanti di base,
che dicono forte e chiaro cosa è realmente questo governo, che denunciano il decreto sicurezza e incitano alla più vasta opposizione ad esso, che privo di ogni settarismo sostiene le lotte e le organizzazioni proletarie, sindacali e politiche, in tutto quello che di giusto fanno, che spiega agli operai cosaè realmente il Reddito di cittadinanza e 'Quota 100' e racconta il movimento dei Gilet gialli non per esaltarlo acriticamente ma per guardare dentro da un punto di vista di classe mentre alcuni che si dicono pure classisti, operaisti, lo inneggiano come se fosse la rivoluzione in corso?
Dove lo trovate un giornale che sfida i più grandi padroni della siderurgia mondiale nella fabbrica più grande d'Italia finita nelle loro mani, l'ArcelorMittal, denunciano un accordo firmato da tutti i sindacati e perfino il più grande dei sindacati di base, l'Usb mostrando che altro non è che l'ultima forma della dittatura del padrone e che regala e regalerà agli operai sfruttamento, licenziamenti, discriminazione e a Taranto ancora morti e inquinamento?
Il giornale dove trovate la piattaforma di classe delle donne proletarie femministe rivoluzionarie che caratterizzano lo sciopero dell'8 marzo.
Leggete mille stampe borghesi, mille fogli della sinistra pseudo rivoluzionaria, mille blog variopinti della estrema sinistra, autonomi, trotskisti, e non troverete una parola sulla più grande lotta armata fatta da proletari, contadini, donne, in uno dei tre più grandi paesi del mondo, l'India, dove una guerra di popolo guidata dal più grande partito maoista per numero di militanti, forza armata popolare, popolazione coinvolta, oltre 50 milioni, scuote i rapporti di forza in quel paese e in prospettiva nel sistema imperialista mondiale.
Questo è proletari comunisti.

Fatto da compagni che non stanno alla “scrivania”, che ogni giorno si smazzano nelle lotte piccole e grandi di proletari, che prendono denunce periodiche, vengono processati e, in alcuni casi, perfino arrestati, perchè non hanno paura di nulla e imparano e insegnano che è giusto ribellarsi, è giusto servire il popolo con tutto il cuore, è giusto costruire il Partito della rivoluzione, è giusto affermare: “i proletari non hanno altro da perdere che le loro catene e hanno un mondo da conquistare”...

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