Napoli - Senza tregua e senza sosta: lavoro o non lavoro, dobbiamo campare!
Dopo le numerose mobilitazioni ed iniziative di lotta nei
mesi scorsi questa mattina avremmo dovuto avere delle risposte da parte del
Comune e della Regione circa i punti condivisi negli incontri
precedenti.
.. siamo scesi in corteo da Piazza Dante fino a Palazzo San Giacomo dove i disoccupati sono stati accolti da uno schieramento di polizia e carabinieri sul marciapiede di Piazza Municipio.
Sull'incontro che doveva tenersi nessuna informazione per tutto il percorso del corteo mentre la risposta della polizia è arrivata subito dato che neanche il tempo di entrare in piazza e le forze dell'ordine ci impediscono di
arrivare fin sotto al portone di Palazzo San Giacomo (ma non doveva essere aperto al popolo?)
Atteggiamento che in poco tempo ha visto la legittima ira dei disoccupati che ha portato a momenti di spintoni, tensione e qualche contusione per qualche disoccupato.
L'incontro con il Comune e la Regione (che ritardava ad arrivare) si è ottenuto solo alle 12:30 dopo che la nostra mobilitazione si è incrociata con quella dei cassaintegrati e licenziati Fiat che questa mattina, in vista della sentenza che il 20 Settembre il Tribunale di Napoli dovrà esprimere sul loro reintegro in fabbrica, avrebbero voluto montate una tenda proprio a Piazza Municipio per accendere i riflettori sulla loro situazione.
Ma a quanto pare nel nostro paese per chi difendere l'ordine costituito è più pericolosa una tenda che un Marchionne, sono più pericolosi disoccupati e licenziati che assassini in giacca e cravatta.
A quanto pare anche l'amministrazione ("ribelle"?) si può nascondere dietro i regolamenti comunali che impedirebbero qualsiasi installazione equiparando in questo caso le attività commerciali private a quella che è una manifestazione politica di alcuni licenziati Fiat sotto il cui appello, tra l'altro, c'era anche la firma (formale?) del Sindaco di Napoli.
Una giornata di tensione grazie ad una gestione dell'ordine pubblico da parte della Questura ed all' incapacità politica delle amministrazioni regionali e comunali di dare risposte concrete alle rivendicazioni del mondo del lavoro e non lavoro.
Ore di follia dove una intera Questura era mobilitata per non far montare una semplice tenda, l'incontro poi effettuato solo dopo il tentativo di un altro blocco stradale ci ha dato la possibilità di andare avanti con la nostra vertenza a dimostrazione che solo la lotta paga.
Sono ancora aperte le iscrizioni ai vari sportelli (Bagnoli / Scampia / Centro)
#Napoli #Disoccupati7Novembre #SiCobas
.. siamo scesi in corteo da Piazza Dante fino a Palazzo San Giacomo dove i disoccupati sono stati accolti da uno schieramento di polizia e carabinieri sul marciapiede di Piazza Municipio.
Sull'incontro che doveva tenersi nessuna informazione per tutto il percorso del corteo mentre la risposta della polizia è arrivata subito dato che neanche il tempo di entrare in piazza e le forze dell'ordine ci impediscono di
arrivare fin sotto al portone di Palazzo San Giacomo (ma non doveva essere aperto al popolo?)
Atteggiamento che in poco tempo ha visto la legittima ira dei disoccupati che ha portato a momenti di spintoni, tensione e qualche contusione per qualche disoccupato.
L'incontro con il Comune e la Regione (che ritardava ad arrivare) si è ottenuto solo alle 12:30 dopo che la nostra mobilitazione si è incrociata con quella dei cassaintegrati e licenziati Fiat che questa mattina, in vista della sentenza che il 20 Settembre il Tribunale di Napoli dovrà esprimere sul loro reintegro in fabbrica, avrebbero voluto montate una tenda proprio a Piazza Municipio per accendere i riflettori sulla loro situazione.
Ma a quanto pare nel nostro paese per chi difendere l'ordine costituito è più pericolosa una tenda che un Marchionne, sono più pericolosi disoccupati e licenziati che assassini in giacca e cravatta.
A quanto pare anche l'amministrazione ("ribelle"?) si può nascondere dietro i regolamenti comunali che impedirebbero qualsiasi installazione equiparando in questo caso le attività commerciali private a quella che è una manifestazione politica di alcuni licenziati Fiat sotto il cui appello, tra l'altro, c'era anche la firma (formale?) del Sindaco di Napoli.
Una giornata di tensione grazie ad una gestione dell'ordine pubblico da parte della Questura ed all' incapacità politica delle amministrazioni regionali e comunali di dare risposte concrete alle rivendicazioni del mondo del lavoro e non lavoro.
Ore di follia dove una intera Questura era mobilitata per non far montare una semplice tenda, l'incontro poi effettuato solo dopo il tentativo di un altro blocco stradale ci ha dato la possibilità di andare avanti con la nostra vertenza a dimostrazione che solo la lotta paga.
Sono ancora aperte le iscrizioni ai vari sportelli (Bagnoli / Scampia / Centro)
#Napoli #Disoccupati7Novembre #SiCobas
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