Da una lettera di un avvocato di Torino (che anche segue le parti civili Slai cobas nel processo Ilva):
"Questa estate un gruppo di sudanesi presi a Ventimiglia è stato prima portato a Taranto, all'HotSpot, e poi in parte rimpatriato. Alcuni (7) sono stati portati a Torino, al CIE.
L'espulsione è del Prefetto di Taranto, e da una prima lettura del provvedimento cose da contestare ce ne sono.
Quello che non si comprende è: perchè li hanno portati da Ventimiglia a Taranto? Avrebbero al più dovuto dare una espulsione dal Prefetto di Imperia.
A che titolo sono stati trattenuti a Taranto sino alla
notifica dell'espulsione e, poi, sino alla notifica del
trattenimento (l'espulsione del 21 è notificata il 22; il
trattenimento è notificato il 24)?
Sono stati posti in condizione di presentare istanza di
protezione internazionale? Sembra che a Torino l'abbiano
infine fatta.
Contro il decreto di espulsione possiamo fare un ricorso al
Giudice di pace di Taranto.
Ma ocorre chiarire
anche la questione di possibili pestaggi subiti, per cui
ancora non è chiaro se da loro e dove (a Ventimiglia, a Taranto, al
momento di un primo tentativo di
imbarcarli a Malpensa?). Ovviamente se fosse successo qualcosa
a Taranto facciamo una denuncia.
Poi potremo fare un ricorso alla Corte
Europea dei diritti dell'uomo per il periodo di detenzione
senza titolo".
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