domenica 4 settembre 2016

pc 4 settembre - L'ITALIA IN PRIMA FILA NELL'ATTREZZARSI MEGLIO ALLA GUERRA - PROFITTI PER LE INDUSTRIE

(Da Sole 24 Ore)
"Federica Mogherini, Alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza Ue, ha presentato ai ministri degli esteri dei 28, riuniti a Bratislava, un piano per accelerare sulla difesa comune europea. Tra i punti-chiave, un quartier generale operativo permanente e la condivisione di uomini e mezzi. 

Sulla scia dell’instabilità mediorientale e degli attentati islamisti, l’idea di una cooperazione rafforzata nella difesa e nella sicurezza è tornata improvvisamente in auge... A contribuire al rilancio di questa idea è la scelta del Regno Unito di lasciare l’Unione. Finora Londra ha frenato qualsiasi integrazione in questo campo...
l’obiettivo dei Paesi membri deve essere di «rafforzare» le capacità militari e civili europee; di «massimizzare la cooperazione nella difesa"... Nei fatti, il tentativo è di dare all’Unione europea «un’autonomia strategica» per far fronte alle sfide della sicurezza..."

LA RISPOSTA ALLA BREXIT E' PIU' MILITARIZZAZIONE 
"...L’idea di cooperazioni rafforzate nel campo della difesa, che l’industria vedrà con favore, è stata cavalcata in passato, ma senza successo. Nel 2011 fu fatta propria dal Triangolo di Weimar - Francia, Germania e Polonia -, ma allora la Gran Bretagna si oppose. «Ai tempi, si voleva preservare l’unità. Con la volontà del Regno Unito di uscire dall’Unione, gli equilibri sono cambiati. È aumentato il margine di manovra», afferma un funzionario comunitario, spiegando in questo modo l’accelerazione in questo ambito.
Da tempo, l’Unione ha a sua disposizione dei gruppi d’intervento. Esistono sulla carta, e nelle esercitazioni, ma non sono mai stati usati, per problemi di finanziamento e per l’opposizione della Gran Bretagna, sempre preoccupata dal duplicare la Nato o dal perdere autonomia decisionale in questo delicato campo. Vi è spazio oggi per essere più ambiziosi: «La reazione dei ministri è stata molto positiva. Soprattutto di Parigi e Berlino», nota un altro esponente comunitario.

PIU' PROFITTI PER LE INDUSTRIE DELLA GUERRA
In un primo tempo, la cooperazione rafforzata potrebbe tradursi in una maggiore collaborazione nell’acquisto e nella gestione di equipaggiamento. Non si tratta di creare un esercito europeo, ma di condividere forze e mezzi. Nella sua presentazione, la signora Mogherini ha parlato anche dell’ipotesi di cambiare le strutture istituzionali, riferendosi alla nascita di un quartier generale operativo, permanente e non ad hoc per specifiche missioni...

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