Azzollini salvato, Cantone: “Giusto che Parlamento dica no quando non condivide gli atti della magistratura”
Nella diatriba interna ed esterna al Pd sul salvataggio di Antonio Azzollini, il presidente dell’Anticorruzione Raffaele Cantone ha una posizione ben precisa: “E’ fisiologico, giusto e doveroso che il Parlamento possa dissentire quando non condivide i provvedimenti della magistratura”. Per Cantone – che ha parlato in un’intervista a Repubblica - è questione di autonomia: “La magistratura rivendica la propria, ma deve rispettare quella di un altro organo costituzionale. In questa legislatura, le autorizzazioni all’arresto finora concesse dimostrano che non c’è stato alcuno stop alle indagini”. Autonomia, quindi. Un concetto che il capo del governo ha difeso con parole che hanno fatto discutere: “I parlamentari non sono i passacarte dei pm“. Un’uscita che ha provocato polemica a non finire, eppure per il numero uno dell’Anac non c’è nulla di cui scandalizzarsi: “Posso dire che era efficace, forse usando una parola impropria, ma tutto sommato affermando un principio costituzionalmente corretto – ha sottolineato Cantone – Sulle valutazioni degli arresti decide il parlamento
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