Roma, distrutta la targa per Valerio Verbano
Di nuovo, la furia dell’estrema destra si è accanita contro
la targa di marmo di una via dedicata a Valerio Verbano al Parco delle
Valli, nella capitale. Staccata dal suo supporto, gettata a terra e
distrutta. Era già avvenuto nell’agosto del 2013, quando la targa a lui
intitolata all’interno del parco adiacente a Via Conca d’Oro era stata
anche in quel caso distrutta.
Valerio Verbano, giovane militante dell’Autonomia Operaia, fu assassinato all’età di soli 18 anni da un commando neofascista il 22 febbraio del 1980 nella sua casa in via Monte Bianco, sotto gli occhi dei genitori precedentemente legati da tre uomini armati e incappucciati.
Valerio venne assassinato perché stava realizzando una inchiesta militante sugli ambienti dell’estremismo di destra romano e sui legami con la politica. Nonostante fosse fin da subito evidente la matrice neofascista dell'omicidio e nonostante la lunga battaglia dei genitori e soprattutto della madre Carla per la punizione dei colpevoli, nessuno degli assassini è stato finora individuato e quindi punito.
Valerio Verbano, giovane militante dell’Autonomia Operaia, fu assassinato all’età di soli 18 anni da un commando neofascista il 22 febbraio del 1980 nella sua casa in via Monte Bianco, sotto gli occhi dei genitori precedentemente legati da tre uomini armati e incappucciati.
Valerio venne assassinato perché stava realizzando una inchiesta militante sugli ambienti dell’estremismo di destra romano e sui legami con la politica. Nonostante fosse fin da subito evidente la matrice neofascista dell'omicidio e nonostante la lunga battaglia dei genitori e soprattutto della madre Carla per la punizione dei colpevoli, nessuno degli assassini è stato finora individuato e quindi punito.
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