Il
fascismo dovrebbe ormai essere un vecchio ricordo. Pensando alla
parola "fascisti" dovremmo ricordarci gli anni di piombo, il terrorismo
nero, la strage di piazza Fontana e la strage di Bologna. Dovremmo
anche ricordarci gli anni buii del ventennio fascista, dove abbiamo
subito una violentissima dittatura caratterizzata da un regime di
polizia e di terrore, da esecuzioni sommarie, una "militarizzazione"
del sistema scolastico e, in seguito, da una guerra massacrante al
fianco della germania nazifascista di Hitler.
Sfortunatamente, non è così. Quando pensiamo ai "fascisti" siamo costretti a pensare agli anni attuali, alle violenze quotidiane e al razzismo nei confronti degli stranieri, che essi siano rifugiati di guerra, o immigrati clandestini. Senza contare le vili aggressioni nei confronti degli appartenenti ai centri sociali di tutta Italia, abilmente protette dai corpi di polizia che, molto spesso, sono nostalgici del ventennio.
Il 25 aprile abbiamo festeggiato il 70° anniversario della liberazione. Ebbene, il 3 maggio Casapound,
partito che si dichiara apertamente fascista, ha inaugurato una nuova sede, sotto la protezione della polizia, che permette tranquillamente la formazione e le attività di quest'organizzazione squadrista neofascista.
Da mesi i fascisti valdostani si dilettano nella pratica di intimidazioni e minacce (anche di morte), e durante un'azione dell'Assemblea Studentesca Valdostana hanno rubato uno striscione.
Il tutto è culminato la notte tra il 27 e il 28 luglio, quando alcuni militanti di Casapound Aosta hanno aggredito un nostro compagno, di notte, perché questi aveva bruciato un loro volantino.
Riteniamo inaccettabile come, in una regione come la Valle d'Aosta, medaglia d'oro per la resistenza, dove la piazza principale del capoluogo è dedicata alla figura di Émile Chanoux, si permettano le riunioni e azioni di un gruppo che offende la democrazia, su cui la nostra repubblica è fondata, che minaccia la nostra autonomia e che dovrebbe essere illegale, come descritto dalla Legge Scelba.
Per questo lanciamo per la giornata di sabato 8 agosto una mobilitazione antifascista per ribadire che i "fascisti del 3° millennio" non sono benvenuti nella nostra città, nelle nostre strade e tantomeno nelle nostre scuole!
Sfortunatamente, non è così. Quando pensiamo ai "fascisti" siamo costretti a pensare agli anni attuali, alle violenze quotidiane e al razzismo nei confronti degli stranieri, che essi siano rifugiati di guerra, o immigrati clandestini. Senza contare le vili aggressioni nei confronti degli appartenenti ai centri sociali di tutta Italia, abilmente protette dai corpi di polizia che, molto spesso, sono nostalgici del ventennio.
Il 25 aprile abbiamo festeggiato il 70° anniversario della liberazione. Ebbene, il 3 maggio Casapound,
partito che si dichiara apertamente fascista, ha inaugurato una nuova sede, sotto la protezione della polizia, che permette tranquillamente la formazione e le attività di quest'organizzazione squadrista neofascista.
Da mesi i fascisti valdostani si dilettano nella pratica di intimidazioni e minacce (anche di morte), e durante un'azione dell'Assemblea Studentesca Valdostana hanno rubato uno striscione.
Il tutto è culminato la notte tra il 27 e il 28 luglio, quando alcuni militanti di Casapound Aosta hanno aggredito un nostro compagno, di notte, perché questi aveva bruciato un loro volantino.
Riteniamo inaccettabile come, in una regione come la Valle d'Aosta, medaglia d'oro per la resistenza, dove la piazza principale del capoluogo è dedicata alla figura di Émile Chanoux, si permettano le riunioni e azioni di un gruppo che offende la democrazia, su cui la nostra repubblica è fondata, che minaccia la nostra autonomia e che dovrebbe essere illegale, come descritto dalla Legge Scelba.
Per questo lanciamo per la giornata di sabato 8 agosto una mobilitazione antifascista per ribadire che i "fascisti del 3° millennio" non sono benvenuti nella nostra città, nelle nostre strade e tantomeno nelle nostre scuole!
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