venerdì 19 luglio 2024

“Tagli lineari” a tutti i settori sociali, dalla sanità ai servizi alla scuola… la ministra Bernini taglia quelli all’università e accende la protesta di rettori docenti e studenti

L'attuale governo con a capo la fascista Meloni ha deciso di continuare a risparmiare tagliando i soldi alla sanità, alla scuola, al reddito di cittadinanza, ai trasporti, ai servizi in generale, ai comuni… “risparmi” che servono sempre più da destinare alle spese per la guerra e ai sussidi ai padroni.

Quel che riporta oggi un articolo del Manifesto riguarda i tagli all’Università che ha fatto arrabbiare perfino i Rettori che accusano la Bernini di effettuare “tagli lineari”, senza riguardo alle effettive condizioni delle Università; rettori che “hanno confermato il timore, già espresso in più occasioni, che un taglio ulteriore alle risorse accademiche sarebbe un colpo letale per la ricerca italiana e per i lavoratori della conoscenza.”

Sono 85 i rettori che hanno firmato un documento dove “vengono anche dettagliati i tagli: «lo stanziamento complessivo verrebbe diminuito di circa 173 milioni di euro con una generalizzata riduzione

di tutte le componenti principali del fondo per gli atenei rispetto al 2023 e, in alcuni casi, una riduzione addirittura rispetto al 2022».

Il taglio “risulta ancora più invasivo se vengono considerate «le voci di valorizzazione del personale tecnico e amministrativo e a sostegno del passaggio al regime di scatti biennali», spiegano. Secondo i calcoli della Crui, se il Ffo del 2023 fosse rimasto inalterato a circa 9 miliardi e 3 milioni di euro, aggiungendo il finanziamento dei piani straordinari (290 milioni) e della dinamica salariale (50), quello del 2024 sarebbe dovuto essere di 9.544.808.794 euro. Di conseguenza la riduzione prevista dalla bozza di decreto del governo è di più di mezzo miliardo.”

E i rappresentanti degli studenti aggiungono che «Un taglio così non si vedeva dal 2013. I rilievi dei rettori sono tutt’altro che pretestuosi, rappresentano i malumori di tutta la comunità studentesca».

Tra i costi già alle stelle degli alloggi e che aumentano continuamente e i nuovi “tagli lineari” il governo rende sempre più difficile il diritto allo studio… agli studenti non resta che ribellarsi… 

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