giovedì 18 luglio 2024

I “balneari”, la “lobby” che vota la fascista Meloni le chiede di ricordarsi degli impegni presi!


 I cosiddetti balneari, e cioè i padroni che hanno ricevuto in concessione dallo stato per decine di anni enormi quantità di spiagge pubbliche – sottraendole alla fruizione di tutti – che pagano un canone annuo irrisorio e fanno enormi profitti sulla pelle di lavoratrici e lavoratori spesso in nero o sottopagati, sono in difficoltà perché una legge europea impone ai governi di mettere fine alle concessioni e indire gare pubbliche.

I balneari hanno ripetutamente “ricordato” alla Meloni e al suo governo che per salvaguardare i loro profitti è necessario darsi da fare per contrastare la Bolkenstein, così si chiama la legge, ma fino a questo

momento la risposta è stata al massimo una proroga…

È per questo che questa vera e propria lobby nera, “clientela” speciale della Meloni, è tornata alla carica inviandole una lettera, anche perché la situazione si è complicata dal rigetto da parte dei giudici dei loro vari ricorsi legali.

Piangendo miseria, tipico dei padroni, parlano perfino “in nome anche degli oltre 300.000 lavoratori che hanno trasformato i litorali in una delle mete più ambite per il turismo di tutto il mondo”, e non poteva mancare “l’interesse nazionale” sbandierato ad ogni occasione dalla Meloni: “Risulta fondamentale che si arrivi a una ferma presa di posizione nei confronti della Commissione Europea, anche in considerazione dell'ultima sentenza della Cgue che non potrà che avere riflessi negativi sulla qualità oggi garantita dal settore, causando pesanti ricadute negative sull'economia nazionale”.

E per farsi capire meglio la lettera non poteva che chiudersi con un “invito” alla Meloni “di dare seguito all'impegno che ha preso anni fa, quando si è schierata dalla nostra parte contro un'interpretazione errata della direttiva Bolkestein”.

Quanto sia schierata dalla loro parte la fascista Meloni lo abbiamo scritto in questo post: https://proletaricomunisti.blogspot.com/2023/01/pc-24-gennaio-meloni-mettere-in.html

Viste le diverse contraddizioni da gestire a livello europeo, non si sa se la Meloni potrà mantenere “l’impegno che ha preso anni fa” in cambio dei voti e quanto questo possa contribuire a minare la “stabilità del governo” di cui si riempie la bocca.

(La notizia è riportata dal Sole 24 Ore del 18 luglio 2024)

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