sabato 20 luglio 2024

Rafforzamento della lotta contro l'immigrazione uno dei punti centrali nel programma di Ursula von der Leyen

Questo veniva chiaro nella lettera che Ursula von der Leyen aveva inviato ai capi di stato e di governo dei paesi della UE, a poche ore dal primo Consiglio europeo dopo il voto. In essa c’è un unico tema: l’immigrazione, per cui assicura una continuazione/rafforzamento delle politiche contro i migranti, la loro accoglienza, il rispetto dei loro diritti. 

«Quando si guarderà al passato - scrive nella lettera - il 2024 sarà considerato un anno fondamentale per la politica Ue in materia di migrazione e asilo, con l’adozione e l’entrata in vigore del Patto». Si riferisce al regolamento votato alla fine della scorsa legislatura che segna il passaggio dall’Europa fortezza all’Europa prigione, proponendosi di incarcerare lungo le frontiere esterne decine di migliaia di

richiedenti asilo durante l’esame «accelerato» delle loro richieste di protezione. Una vergogna permessa dai voti di socialisti, liberali, popolari e Fratelli d’Italia. La lettera, quindi, indica continuità dell’azione politica comunitaria nei prossimi cinque anni che ha il suo perno negli accordi con i regimi dei paesi che circondano il Mediterraneo", Tunisia, Egitto, Libano, e soprattutto con il regime della Libia. dove uomini, donne, anche bambini sono rinchiusi in luoghi lager, dove viene praticata normalmente la tortura, le donne vengono stuprate, e non si può neanche parlare di sopravvivenza.

La lettera poi sottolinea poi l’impegno, nazionale e comunitario, a trovare «strategie innovative per prevenire la migrazione irregolare affrontando le richieste di asilo lontane dalla frontiera esterna dell’Ue», su questo concedendo un riferimento alla Meloni, che è d'esempio per gli accordi con l'Albania per la costruzione del Cpr. 

Il Manifesto scriveva. "nella missiva la parola «diritti» ricorre due volte, quella «frontiera» sedici e la «solidarietà» è intesa solo come legame tra Stati, mai nei confronti delle persone in fuga da guerre e povertà. Sulle politiche migratorie l’estrema destra non ha bisogno di stare nella maggioranza, è maggioranza. Nei contenuti".

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