lunedì 15 luglio 2024

INDIA: Contro l’Operazione Kahaar che serve al governo fascista di Modi per cacciare le popolazioni dalle foreste per svendere la terra alle multinazionali

 

Il 1° luglio scorso ci sono state manifestazioni di protesta in diverse parti del mondo contro l’Operazione Kahaar lanciata dal governo bramanico fascista indiano con a capo Narendra Modi per spazzare via i “maoisti” dalle foreste, perché il governo vuole mano libera, non vuole nessun impedimento alla svendita di fatto delle foreste e dei grandi giacimenti di materie prime che vi si trovano.

È questo uno degli aspetti che denuncia nei propri comunicati il Partito Comunista dell’India (Maoista), e tanti fattori lo confermano quotidianamente: l’attuale governo è impegnato a costruire strade e ferrovie nel mezzo delle foreste per permettere l’ingresso alle forze militari che servono a combattere le popolazioni locali e il PCI (Maoista) che ne guida le lotte e a proteggere i padroni capitalisti che ricevono dal governo le terre da sfruttare.

Uno degli esempi più vicini è segnalato dalla denuncia partita dal Dipartimento forestale del Karnataka (Stato centromeridionale) per l’affitto del terreno - trasferimento di 401,57 ettari di terreno che fanno parte della foresta di Sandur a Ballari - deciso dal ministro del Governo centrale per l'acciaio e le industrie pesanti alla Kudremukh Iron Ore Company Limited (KIOCL) che ha l’intenzione di aprire miniere.

Questa multinazionale dell'estrazione mineraria è già stata accusata in passato di diverse violazioni.

"Se viene dato il permesso per l'estrazione mineraria, - dicono al Dipartimento - 99.330 alberi saranno abbattuti e distrutti. Se la fitta foresta viene distrutta, sorgeranno problemi di erosione del suolo e inondazioni"... e la conseguente cacciata, attraverso l'attuale genocidio delle popolazioni tribali!

La lotta contro l’Operazione Kahaar continua, perché, come dice il PCI (Maoista)

“Nel movimento popolare di oggi, da una parte ci sono tutte le forze padronali e i loro agenti al governo che ballano la loro musica, dall'altra ci sono le grandi masse, lavoratori, studenti, intellettuali e impiegati che restano legati al movimento. Le masse oppresse a livello internazionale esprimono la loro più profonda fratellanza a queste forze. Le chiamano a opporsi alle multinazionali che investono nel nostro paese capitali che grondano sangue del popolo e a costringerli a riprendersi le loro ricchezze. Dobbiamo accelerare i movimenti antimperialisti e la lotta di classe degli oppressi nel mondo, forgiando una salda fratellanza tra le classi oppresse di tutto il mondo. Per quanta repressione e aggressioni militari impongano alle masse, nessun fascista sarà perdonato. Faranno la fine di Hitler e anche qui il popolo otterrà la vittoria, la storia dimostrerà questa verità”.

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