mercoledì 17 luglio 2024

Meloni in Libia per un'ulteriore stretta sui respingimenti dei migranti

E' iniziato oggi a Tripoli, in Libia, il Trans-Mediterranean Migration Forum, al quale prendono parte l’Agenzia ONU per le Migrazioni (OIM), l’Unione Africana, la Lega Araba e l’Unione europea. 

Dovrebbero partecipare 28 paesi, tra cui oltre all’Italia, rappresentata da Meloni e dal Ministro degli Interni Piantedosi, Spagna, Grecia, Germania, Austria, Paesi Bassi, Malta, Repubblica Ceca, Niger, Ciad, Sudan, Senegal, Algeria e Tunisia.

Un forum in cui il governo Meloni, in rappresentanza dell'imperialismo italiano, vuole fare un altro passo in avanti nell' impedire le partenze dei migranti con nuovi accordi, memorandum, finanziamenti che si tradurranno in ulteriori arresti, prigioni-lager, aumento dei morti in mare e deportazioni nel deserto. 

Questo vertice è partito con una massiccia campagna di arresti di migranti per le strade di Tripoli prima dell'arrivo di Meloni.

In una Libia spaccata in tre (Cirenaica, Tripolitania e Fezzan), il governo italiano ha come interlocutore su questo fronte una sola componente al governo di una parte della Libia, il governo Dbeiba, che ha messo subito sul piatto la richiesta di nuovi finanziamenti per continuare ad essere il cane da guardia degli interessi dell'imperialismo di Italia e UE.

Ma la cartina fumogena del forum anti-immigrati è l'ennesima dimostrazione del fallimento delle politiche dei respingimenti razzisti dei governi imperialisti e dell'Italia del governo Meloni in particolare, con la sua politica di respingimenti appaltati a paesi come Libia e Tunisia (assieme alle deportazioni e nuove carceri in

Albania), un governo che ha procurato la strage di Cutro e ne prepara altre con il decreto che ne è seguito. 

Nessun governo, neanche il più fascista, potrà mai fermare le ondate migratorie perchè l'imperialismo ne ha creato le premesse con la rapina delle risorse, le guerre, la miseria, e tutto quello che fanno i paesi imperialisti per ricacciare i migranti indietro è un colossale fallimento ma che costa morti e violenze, la disumanità e l'orrore contro i migranti. 

“Combattiamo insieme la tratta di esseri umani”, ha dichiarato Meloni a Tripoli. “Abbiamo bisogno di una nuova cooperazione, soprattutto tra Ue e Africa per contrastare il fenomeno migratorio all’origine, rispettando il diritto a non emigrare”.

E poi continua con la sua schifosa propaganda antimmigrati che distingue i "regolari" dagli "irregolari": “Se guardiamo a cosa è successo in Italia negli ultimi anni, non siamo stati in grado di consentire a molte persone di entrare legalmente a causa dell'elevato numero di immigrati irregolari” che è una menzogna vergognosa sulla pelle dei migranti!

Meloni ha concluso: “Per promuovere l'immigrazione legale, il mio governo ha aumentato il numero di quote negli ultimi tre anni, soprattutto per i paesi che ci aiutano a combattere i trafficanti di esseri umani”. Ma quando mai! Il preteso "aumento" di quote flussi è giudicato insufficiente persino dai padroni italiani.

Subito dopo il vertice libico il protagonismo del governo Meloni/Piantedosi sulla guerra ai migranti è in continuo movimento all'interno del suo ruolo di presidenza del G7: “Il tema della gestione dei flussi migratori sarà al centro del G7 dei ministri dell’Interno che si terrà a Mirabella Eclano (dal 2 al 4 ottobre, ndr), dove ho invitato alcuni paesi della sponda sud del Mediterraneo, proprio per sviluppare il dialogo strategico richiamato nel documento finale dei lavori odierni e per lanciare un Piano d’azione per il contrasto al traffico di esseri umani sulla base delle direttrici fornite dal G7 dei primi ministri lo scorso giugno. In quest’ottica sarà inoltre sempre più utile ragionare su nuovi modelli di partenariato per gestire i flussi illegali”, ha concluso Piantedosi.

Nessun commento:

Posta un commento