pc 12 marzo - Umbria Olii - padroni condannati... Ma come finirà?
Se ne parla all'incontro convegno di Taranto del 13 marzo per rilanciare la Rete nazionale per la sicurezza e salute sui posti di lavoro e sul territorio
Dopo
oltre 12 anni dalla strage della Umbria Olii – nella quale il 25
novembre 2006 dopo una terribile esplosione persero la vita tre operai e
il padrone della ditta Manili di cui erano dipendenti – il titolare
dell’azienda per la quale stavano svolgendo i lavori di manutenzione di
Campello sul Clitunno (Pg), Giorgio Del Papa, entra in prigione. Arrestato e accompagnato nel carcere di Maiano (Spoleto) dove dovrà scontare 4 anni, 9 mesi e 15 giorni
di reclusione per omicidio colposo plurimo. Praticamente finge di
entrare per poi uscire. I giudici gli daranno i servizi sociali
Il padrone della Umbria Olii è stato
condannato a 4 anni e nove mesi per la morte di tre operai e il
padroncino che li gestiva. Ci sono voluti tre gradi di giudizio con
relativi sconti di pena. In primo grado 7 anni e mezzo, poi 5 anni e 4
mesi ed infine i 4anni e 9 mesi di oggi che gli permetteranno di
chiedere ed ottenere l’affidamento ai servizi sociali.
Le vittime dell’incidente – Giuseppe Coletti, Vladimir Todhe, Tullio Mottini e Maurizio Manili, tre
operai e un piccolo imprenditore di una ditta in appalto – quel giorno,
nonostante fosse sabato, stavano ultimando dei lavori di saldatura sui
giganteschi silos dell’azienda di Campello,
Il serbatoio numero 95 saltò in aria
spazzando via le vite dei quattro. Conteneva esano, un gas altamente
esplosivo, del quale i lavoratori ignoravano la presenza. Per spegnere
l’incendio i mezzi speciali dei vigili del fuoco arrivati da tutta
Italia impiegarono giorni. Per abbattere i costi è norma dare in appalto
certi lavori a ditte che per pochi soldi sono disposte a rischiare la
pelle dei propri operai saltando ogni prevenzione e norma di sicurezza. I
grandi padroni e i piccoli padroncini giocano sulla pelle degli operai
per i loro profitti e non cambia la sostanza se, come in questo caso,
una delle vittime è il titolare stesso della ditta che ha preso
l’appalto.
Ma la strage di Campello rasenta l’assurdo.
Il padrone dopo la strage della Umbria Oli avanzò la richiesta di
risarcimento nei confronti delle vittime (e quindi dei loro eredi): 35
milioni di euro.
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