In Sicilia la riforma degli ospedali, dettata dal governo antiproletario e antipopolare Renzi/Lorenzin, che nei fatti significa un nuovo attacco pesante alle masse popolari con la chiusura di centri ospedalieri che sono oggi punti-chiave soprattutto per le popolazioni delle province, l'abolizione o il ridimensionamento di reparti, considerati di eccellenza vedi per esempio per le cure oncologiche, il licenziamento di centinaia di lavoratori in tutta la regione, è diventata uno dei punti centrali in questi giorni per il governo Crocetta, in vista del "nuovo" teatrino elettorale verso cui la borghesia al potere si sta preparando. Nel 2017 in Sicilia infatti ci saranno prima le elezioni del Sindaco e poi quelle del Presidente della Regione.
E tale riforma diventa un punto in agenda così importante per Crocetta, al fine di tenere la "stabilità e credibilità " del governo contro il pericolo di un rimpasto, tanto sia da prendere tempo sulla riforma annunciata, come oggi dice in un'intervista su La
Repubblica, che potrà aspettare fino al 2018, cioè il tempo di fare le elezioni per cercare di riprendersi le poltrone del potere e continuare ad attaccare la condizione di vita della masse popolari, sia da proclamarsi oggi come il paladino della salute della popolazione della regione cui non si può certamente erogare una "sanità di serie B".
E quella che fino ad oggi ha visto negli ospedali siciliani ridurre migliaia di posti letto, ridimensionare le piante organiche dei lavoratori fino all'osso, chiudere vari punti nascita vitali per tante donne nell'entroterra dell'isola, lasciare grossi ospedali in condizioni di vere e proprie fogne a cielo aperto, vedi per esempio il Policlinico di Palermo, e potremmo continuare, che SERIE DI SANITA E'? chiediamo al Presidente Crocetta???
Repubblica, che potrà aspettare fino al 2018, cioè il tempo di fare le elezioni per cercare di riprendersi le poltrone del potere e continuare ad attaccare la condizione di vita della masse popolari, sia da proclamarsi oggi come il paladino della salute della popolazione della regione cui non si può certamente erogare una "sanità di serie B".
E quella che fino ad oggi ha visto negli ospedali siciliani ridurre migliaia di posti letto, ridimensionare le piante organiche dei lavoratori fino all'osso, chiudere vari punti nascita vitali per tante donne nell'entroterra dell'isola, lasciare grossi ospedali in condizioni di vere e proprie fogne a cielo aperto, vedi per esempio il Policlinico di Palermo, e potremmo continuare, che SERIE DI SANITA E'? chiediamo al Presidente Crocetta???
Ma addirittura Crocetta nell'intervista di oggi arriva a dichiarare che "nelle aree industriali dobbiamo porci il prblema delle malattie legate all'industria: se c'è il MUOS a Niscemi dobbiamo attrezzarci..."
Ipocrisia e arroganza senza fine!
Quando si tratta di agire in favore dello smantellamento del MUOS, strumento di doppia morte al servizio della guerra imperialista USA con al fianco il governo Renzi/Pinotti, per cui la Sicilia è e deve essere una strategica base per la loro sporca guerra, il presidente Crocetta non ha avuto alcun scrupolo a piegarsi ai diktat di Roma, ma ora in funzione della prossima campagna elettorale Crocetta vuole fare la parte di chi si preoccupa per la salute della popolazione di Niscemi e dintorni, di cui, se fino ad ora ha continuato ad ammalarsi o a morire, non gliene è fregato proprio nulla!
La preoccupazione della borghesia di non perdere il proprio potere cercando di trovare nuovo consenso tra le masse in vista dei "nuovi" tempi elettorali è palese, ma le masse non devono cadere nella rete dell'illusione del cambiamento per via elettorale, in cui la borghesia, solo ed esclusivamente per i suoi interessi di classe, le vuole imbrigliare.
Gli attacchi e i peggioramenti concreti che subiamo ogni giorno nella generale condizione di vita lo dimostrano.
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