Lo slai cobas per il sindacato di classe
coordinamento nazionale, a fronte di fatti così gravi ritiene che nelle
fabbriche e nei posti di lavoro bisogna denunciare e organizzare un
processo popolare pubblico contro questa gente e chi li spalleggia in
fabbrica.
Sin da oggi all’Ilva Taranto la questione è
stata portata nei presidi
organizzati.
Ma intendiamo condurre questa campagna a
fondo e con tutti i mezzi
necessari
compreso una giornata nazionale di "sanzionamento" delle sedi Uil da organizzare nelle prossime
settimane
Slaicobas per il sindacato di classe
347-1102638
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A PROCESSO VERTICI UIL: "CROCIERE E GIOIELLI CON I SOLDI DEL
SINDACATO"Accuse al
segretario Barbagallo e al suo predecessore Angeletti.
"I due viaggi nei
mari d'Europa sono costati 16mila euro ciascuno"
ROMA,
1 - In crociera con i
soldi della Uil. È l’accusa di cui devono rispondere il segretario nazionale Carmelo
Barbagallo e il suo predecessore Luigi
Angeletti: i due sono infatti
imputati per concorso in
appropriazione indebita con altri sei esponenti di spicco del sindacato. Ma non
è tutto, perché i pm Stefano Pesci e Paolo Marinaro sostengono che, tra il marzo
del 2010 e il maggio del 2012, i soldi della Uil siano stati spesi anche per
l’acquisto di gioielli da Swarovski per oltre 7mila euro e un soggiorno al
“California Camping Village”, in Toscana.
Con Barbagallo e
Angeletti si trovano a processo numerosi altri dirigenti della Uil: Goffredo
Patriarca, Giuseppe Caronia, Romano Bellissima, Salvatore Bosco, Luigi Simeone e
Ubaldo Conti.
A inchiodarli ci sono i movimenti bancari.
Che rivelano anche le curiose motivazioni con cui le vacanze sono state
contabilizzate: la causale che ha permesso di sbloccare i 16.456 euro
indispensabili per finanziare la vacanza di Angeletti e Barbagallo dava questa
indicazione: "Contributo per progetto condiviso". Proprio così veniva spiegato,
il 22 marzo del 2010, dal conto corrente di Uil Trasporti, Uil Pensionati e
Uil Pubblica amministrazione il bonifico a favore di Costa
Crociere.
Angeletti, allora segretario nazionale, e
Barbagallo al vertice del confederale Uil si sono poi imbarcati con altri tre
sindacalisti, Salvatore Bosco, Romano Bellissima e i “rispettivi accompagnatori”
— si legge nel capo d’imputazione — per la crociera “Costa atlantica, Terra dei
Vichinghi”. Ma non è l’unica vacanza che i due segretari si sarebbero concessi a
spese del sindacato.
Gli inquirenti, infatti, contestano un
altro episodio. Un viaggio con le stesse persone e modalità del precedente, del
costo di 16mila euro pagato il 27 maggio del 2011. Questa volta il
gruppo si è imbarcato nella “costa Favolosa”, una nave extralusso
con cinema, casinò, spa, discoteca, shopping center e teatro. Dal capo
d’imputazione non emerge in quale delle 1508 cabine abbiano soggiornato
Barbagallo, Angeletti e compagni. Non meno lussuosa è la “Costa deliziosa”, nave
in cui sono saliti a bordo altri sindacalisti Uil per un viaggio nei mari
dell’Europa del nord dal valore totale di 16mila
euro.
Le accuse di spese indebite della
procura contro i vertici del sindacato guidato da Barbagallo non si fermano
unicamente alle crociere. A dicembre del 2010 sarebbe partito un altro
pagamento, una sorta di regalo di un sindacalista a favore di un collega, sempre
coi soldi della Uil. In pratica Goffredo Patriarca, all’epoca dei fatti
tesoriere della sezione trasporti, si sarebbe "appropriato della somma di 2.900
euro — emerge dal capo d’imputazione — per pagare un soggiorno a Ubaldo Conti".
La vacanza in questione (“California camping village” a Marina di Montalto, per
due settimane ad agosto del 2010) Conti non l’avrebbe però passata da
solo. Con lui anche la madre e il nipote spesati dal
sindacato.
Ma gli acquisti, forse più singolari,
sono quelli effettuati da Swarovsky. Patriarca con la carta di credito di Uil
Trasporti, sostengono i pm Pesci e Marinaro, si sarebbe concesso 4 acquisti
nella nota gioielleria. In un caso avrebbe speso 2.800 euro, in un altro 1.700,
e poi ancora 1.935 e l’ultima volta 630 euro. Acquisti non da poco,
tutti effettuati tra gennaio e settembre del 2011 e sempre nello stesso negozio
a Roma. La prima udienza del processo si è tenuta ieri di fronte al giudice
Marco Genna, della nona sezione penale del tribunale capitolino, e al pm Cinzia
De Aglio.
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