Omegna è una città del Verbano Cusio Ossola, la
provincia più settentrionale del Piemonte, che confina con la Confederazione
Elvetica: nota ai più per essere stata sede di alcune delle più importanti
fabbriche di caffettiere, è retta da un’amministrazione che fa capo al Partito
(sedicente) Democratico.
Il primo cittadino è la ‘signora’ Maria Adelaide
Mellano, un medico di cinquantacinque anni eletto primo cittadino – oltre che
grazie ai sedicenti democratici – anche con il contributo di varie formzioni
minori quali: Rifondazione Comunista-Comunisti Italiani, Italia dei Valori, e la
lista civica Noi Ci Siamo.
Questa dottoressa è balzata agli onori della
cronaca intorno alla metà di settembre quando ha respinto a gran voce un
progetto presentato dal presidente dell’Università Islamica
d’Italia – Giampiero Khaled Paladini – che concerneva l’avvio di corsi di
laurea del suo magistero nella ex sede della Bialetti.
“Non ci sarà nessuna università islamica a
Omegna”, ha tuonato la presidente della Giunta comunale – ripresa dall’edizione
telematica verbanese della Stampa di domenica diciotto settembre, precisamente
dalla penna di Vincenzo Amato – perché “l’edificio non ha la compatibilità
urbanistica in quanto è destinato a ospitare attività produttive”.
La scusa ufficiale appare debole, basterebbe
approvare una variante al Piano Regolatore Generale ed il gioco sarebbe fatto:
così la Mellano tenta di giustificarsi affermando che al Comune “non è arrivato
nessun progetto per trasformare l’edificio”, e comunque il signor Paladini “non
ha nessun titolo per equiparare i suoi corsi a una università”.
Stefano Ghio - Proletari Comunisti
Alessandria/Genova
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