Pubblichiamo il testo di denuncia del forum Palestina, ma non siamo affatto d'accordo con la definizione generica 'la destra' e col ridurre tutto alla interrogazione parlamentare del capogruppo di Fratelli d'Italia. I GIOVANI PALESTINESI di Bologna parlano un altro linguaggio e ci danno un esempio di chiarezza a cui tutte le forze solidali si dovrebbero attenere.
“Il governo fascista e filosionista di
questo Paese, senza vergogna, attraverso la voce di Galeazzo Bignami,
che ricordiamo in divisa nazista, strumentalizza l’accusa di
antisemitismo e prova a censurare le voci dei docenti che si schierano
con il popolo palestinese in lotta per la liberazione dal giogo
coloniale. Al rettore Molari e alla sua governante ricordiamo che
l’università di Bologna è tutt’altro che imparziale, poiché schierata
apertamente su posizioni collaborazioniste con l’entità sionista, che
sta perpetrando il genocidio a Gaza e l’aggressione coloniale in
Cisgiordania”.
Per il prossimo 5 ottobre è stata convocata dalle associazioni palestinesi in Italia una manifestazione nazionale contro il genocidio in atto a Gaza ma anche in Cisgiordania.
Una bozza di locandina della manifestazione aveva appena cominciata a circolare sui social e già mercoledì mattina è stata presentata un’interrogazione parlamentare, a prima firma del deputato e responsabile dell’organizzazione di Fratelli d’Italia Giovanni Donzelli, indirizzata al ministro dell’Interno riguardante la manifestazione annunciata a Roma per il prossimo 5 ottobre 2024.
Nella perversione interpretativa di Donzelli la manifestazione sarebbe stata promossa dall’organizzazione ‘Giovani Palestinesi Italia’ “per celebrare il massacro compiuto da Hamas il 7 ottobre 2023
L’interrogazione chiede al ministro dell’Interno “quali misure intenda adottare per garantire l’ordine pubblico e la sicurezza nella città di Roma in occasione dell’annunciata manifestazione, nonché per contrastare la diffusione di messaggi che incitano all’odio e alla violenza”.
A luglio lo stesso Donzelli era andato all’attacco contro una conferenza di Amnesty International nella sala stampa della Camera
con il giurista palestinese Shawan Jabarin ottenendone la revoca.Ma la destra italiana minaccia chi esprime solidarietà con il popolo palestinese non solo sul piano della politica nazionale, lo fa anche e soprattutto a livello locale – con particolare accanimento nelle università – dove continua a minacciare e a chiedere sanzioni contro docenti che manifestano la loro empatia con i palestinesi.
Ultimo caso in ordine di tempo – dopo la campagna pre-estiva contro il prof. Zucchetti dell’università di Torino – è quella condotta dai giornali e dagli esponenti politici di Fratelli d’Italia contro la professoressa Monica Dall’Asta docente del Dams di Bologna.
La docente dell’Università di Bologna, viene accusata di aver pubblicato una serie di tweet in cui sostiene che la notizia degli stupri di massa compiuti nell’attacco del 7 ottobre da Hamas sia una “bufala” priva di “prove schiaccianti”. “Non ho mai negato che siano state commesse atrocità. Ma la storia degli stupri di massa è una costruzione della propaganda. Come quella dei bambini decapitati”, ha scritto in un post la professoressa Dell’Asta, secondo cui si tratta di “Speculazioni che lasciano il tempo che trovano. Intifada significa rivolta contro l’oppressione di un apartheid feroce”.
Basandosi su diverse inchieste condotte in questi mesi anche da giornalisti israeliani, la professoressa Dall’Asta afferma che “Qui si tratta di uso strumentale di una notizia non verificata, su cui non ci sono nemmeno testimonianze, ma solo info di seconda o terza mano riportate da organizzazioni israeliane, per giustificare lo sterminio dei bambini di Gaza”.
“Una persona così non può insegnare nulla a nessuno – ha immediatamente attaccato il viceministro FdI Galeazzo Bignami – e non ci interessa se pensano di essere degli impuniti perché di sinistra. A casa, loro e il loro ripugnante antisemitismo. Fuori dall’Università”.
In una nota i Giovani Palestinesi di Bologna sono scesi in campo in difesa della professoressa Dall’Asta. “Il governo fascista e filosionista di questo Paese, senza vergogna, attraverso la voce di Galeazzo Bignami, che ricordiamo in divisa nazista, strumentalizza l’accusa di antisemitismo e prova a censurare le voci dei docenti che si schierano con il popolo palestinese in lotta per la liberazione dal giogo coloniale. Al rettore Molari e alla sua governante ricordiamo che l’università di Bologna è tutt’altro che imparziale, poiché schierata apertamente su posizioni collaborazioniste con l’entità sionista, che sta perpetrando il genocidio a Gaza e l’aggressione coloniale in Cisgiordania”.
La mobilitazione solidale con i palestinesi non sarà un pranzo di gala, è bene saperlo, ma è altrettanto importante sapere che diventa decisivo non cedere di un millimetro.
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