Momenti di tensione stamattina per ottenere un incontro interistituzionale già stabilito.
La Regione ribadiva la disponibilità degli uffici dell’assessorato a verificare tutte le possibilità di
collaborazione.
Inoltre tutte le parti sollecitavano – su nostra richiesta – la convocazione di un tavolo per la nostra vertenza con la presenza del Ministero del Lavoro nazionale.
Passaggio che abbiamo “conquistato” con l’azione del movimento a Roma settimana scorsa, avendo strappato addirittura la disponibilità del Ministero a sostenere con gli strumenti a disposizione i progetti esposti e da sviluppare e di svolgere un ruolo di interfaccia tra il Movimento e gli Enti Locali chiedendo da quest’ultimi un più dettagliato quadro rispetto la progettualità anche con l’individuazione di eventuali risorse, completo dei lavoratori inoccupati al momento da noi rappresentati.
Purtroppo oggi – sostengono per motivi non politici ma squisitamente di altri impegni istituzionali – ci comunicano (con neanche 24 ore di anticipo) che il tavolo è posticipato fissando nuova data.
Non ci interessa “comprendere” le cause di tale spostamento perché stiamo aspettando da troppo tempo.
Sappiamo che oramai è troppo tempo che oltre la mobilitazione e la lotta abbiamo proposto anche soluzioni e progetti concreti da poter sperimentare se solo ci fosse la volontà politica di farlo.
Continua questo gioco delle tre carte al quale non possiamo più stare.
Rivendichiamo rispetto e soprattutto risposte concrete!
Per questo oggi siamo scesi ugualmente in piazza e dopo alcuni momenti di tensione all’ingresso della Regione dove abbiamo ribadito tutto questo, abbiamo ottenuto la convocazione del tavolo in Regione.
Abbiamo raggiunto il presidio fuori al Tribunale di Napoli dove (mentre era in corso il processo contro i crimini nella “Cella Zero” del carcere di Poggioreale) insieme ad attivisti e familiari di vittime nel carcere abbiamo portato la nostra solidarietà alla famiglia di Claudio morto recentemente nel nostro di cemento.
Ci rivediamo in piazza il 7 per la vertenza e l’8 Marzo per una giornata di lotta e sciopero contro la violenza di genere di questo sistema capitalistico che sfrutta ed opprime doppiamente le donna proletarie.
MOVIMENTO DI LOTTA PER IL LAVORO – DISOCCUPATI 7 NOVEMBRE
La Regione ribadiva la disponibilità degli uffici dell’assessorato a verificare tutte le possibilità di
collaborazione.
Inoltre tutte le parti sollecitavano – su nostra richiesta – la convocazione di un tavolo per la nostra vertenza con la presenza del Ministero del Lavoro nazionale.
Passaggio che abbiamo “conquistato” con l’azione del movimento a Roma settimana scorsa, avendo strappato addirittura la disponibilità del Ministero a sostenere con gli strumenti a disposizione i progetti esposti e da sviluppare e di svolgere un ruolo di interfaccia tra il Movimento e gli Enti Locali chiedendo da quest’ultimi un più dettagliato quadro rispetto la progettualità anche con l’individuazione di eventuali risorse, completo dei lavoratori inoccupati al momento da noi rappresentati.
Purtroppo oggi – sostengono per motivi non politici ma squisitamente di altri impegni istituzionali – ci comunicano (con neanche 24 ore di anticipo) che il tavolo è posticipato fissando nuova data.
Non ci interessa “comprendere” le cause di tale spostamento perché stiamo aspettando da troppo tempo.
Sappiamo che oramai è troppo tempo che oltre la mobilitazione e la lotta abbiamo proposto anche soluzioni e progetti concreti da poter sperimentare se solo ci fosse la volontà politica di farlo.
Continua questo gioco delle tre carte al quale non possiamo più stare.
Rivendichiamo rispetto e soprattutto risposte concrete!
Per questo oggi siamo scesi ugualmente in piazza e dopo alcuni momenti di tensione all’ingresso della Regione dove abbiamo ribadito tutto questo, abbiamo ottenuto la convocazione del tavolo in Regione.
Abbiamo raggiunto il presidio fuori al Tribunale di Napoli dove (mentre era in corso il processo contro i crimini nella “Cella Zero” del carcere di Poggioreale) insieme ad attivisti e familiari di vittime nel carcere abbiamo portato la nostra solidarietà alla famiglia di Claudio morto recentemente nel nostro di cemento.
Ci rivediamo in piazza il 7 per la vertenza e l’8 Marzo per una giornata di lotta e sciopero contro la violenza di genere di questo sistema capitalistico che sfrutta ed opprime doppiamente le donna proletarie.
MOVIMENTO DI LOTTA PER IL LAVORO – DISOCCUPATI 7 NOVEMBRE
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