lunedì 27 aprile 2015

pc 27 Aprile - UNA TESTIMONIANZA DIRETTA CIRCA LA REPRESSIONE DEL NUOVO REGIME EGIZIANO ANTI-POPOLARE E FILO-IMPERIALISTA DI al-SISI

Riceviamo e pubblichiamo questa testimonianza diretta da una giovane militante del Movimento Femminista Proletario Rivoluzionario che in questo momento si trova in Egitto per motivi di studio:

Esprimiamo solidarietà a Mahmoud Domiaty, giovane egiziano attivo nel movimento studentesco al Cairo, colpito dalla repressione del regime di al Sisi come centinaia di altri ragazzi di cui molto spesso si perdono le tracce.

Mahmoud è conosciuto da centinaia di studenti tra le università cairote, perché sempre in prima fila nelle manifestazioni e perché è tra gli organizzatori delle proteste dentro e fuori i campus. Si è sempre battuto contro gli arresti di altri suoi compagni e contro le ingiustizie perpetrate dai docenti e dai dirigenti. Il suo volto appare in molte fotografie e in videoclip, anche musicali, e per questo la polizia ha deciso di accanirsi contro di lui. Mahmoud è stato portato via nella notte da una decina di poliziotti in assetto antisommossa, dopo aver messo a soqquadro la casa in cerca di false prove al fine di accusarlo di legami diretti con la fratellanza musulmana. In realtà lo scopo è quello di spegnere le potenzialità di un movimento di studenti come Mahmoud, di donne, di proletari che, tuttora insoddisfatti, vogliono rovesciare l'ennesimo governo antipopolare e dittatoriale. Il regime di al Sisi, infatti, sta attuando una fase di restaurazione del governo mubarakiano e per far ciò soffoca ogni voce di dissenso.
Mahmoud è in prigione da oltre quindici giorni, non gli è concesso ricevere visite dai familiari che raramente e la probabilità che sconti molti mesi in cella è molto alta, come da prassi della "giustizia" egiziana.

Libertà per Mahmoud Domiaty e per tutti gli studenti! 

La lotta studentesca è legittima!

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