lunedì 27 aprile 2015

pc 27 aprile - Salvare la vita e liberare SAIBABA - forte denuncia di intellettuali progressisti indiani con Arundhati ROY

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Risultati immagini per arundati royIl Dr. GN Saibaba è stato stato prelevato dalla polizia di Maharashtra dalla sede del Campus Nord della Delhi University il 9 Maggio 2014. Il Dr. Saibaba è stato tradotto nella remota stazione di polizia di Aheri alla frontiera Maharashtra- Chhattisgarh, dove gli sono stati contestati alcuni reati previsti della peggiore legislazione draconiana dell’UAPA (legge di prevenzione delle attività illegali, ndt). Negli undici mesi di detenzione, il dottor Saibaba ha ripetutamente presentato ai tribunali e alle autorità del carcere istanze di libertà su cauzione, non per generiche ragioni umanitarie, ma per il merito della legge, come sancito dalle disposizioni vigenti per i diversamente abili. In diverse video-conferenze (solo una volta è stato tradotto di persona davanti alla corte, tutte le altre udienze sono state realizzate per videoconferenza, il che è di per sé un’altra violazione dei suoi diritti fondamentali) ha fatto notare al giudice che le strutture del carcere centrale di Nagpur soddisfano poco o nulla anche le più elementari esigenze di sopravvivenza di una persona come, lui disabile al 90 e costretta su una sedia a rotelle. Ma, a quanto abbiamo visto, la corte ha preferito schierarsi con l’accusa, in un’atmosfera inquinata dai media che hanno descritto un accademico attivista su sedia a rotelle come un temibile e pericoloso demagogo legato a un’organizzazione clandestina, il PCI (Maoista). Nel corso della sua lotta per ottenere giustizia, attraverso i suoi avvocati, le istanze di libertà su cauzione del Dr. Saibaba sono state respinte due volte dal Tribunale di Gadchiroli e una volta dalla dell’Alta Corte del Maharashtra, competente su Nagpur. Ma i fatti non possono essere smentiti. Le preoccupazioni per la fragile salute di Saibaba sono ancora accresciute dalla diagnosi di flessione del midollo spinale, con conseguente congestione delle costole e complicazioni a carico dei polmoni. Essendo cardiopatico, le condizioni del cuore si sono ulteriormente aggravate e l’ultimo referto medico richiede che sia sottoposto ad angiografia, la cui successiva convalescenza in carcere può essergli fatale. Ulteriori esami hanno mostrato calcoli alla cistifellea.
Nell’istanza di cauzione rivolta al giudice depositata il 12 febbraio 2015, Sai Baba ha prodotto una dettagliata documentazione del deterioramento della sua salute e della totale inerzia delle autorità del carcere e della polizia di Nagpur di fronte alla sua richiesta portarlo in ospedali specialistici per la sua specifica condizione di salute. È stato solo in vista dell’udienza per quest’ultima istanza che la polizia Nagpur ha fornito un veicolo adeguato a trasportarlo in ospedale, e solo dopo un ordine del tribunale. Molti degli indispensabili esami sono stati effettuati in quei 10-15 giorni, per dimostrare alla corte che gli erano prestate cure adeguate. Eppure, ascoltati gli argomenti e le reiterate dichiarazioni dell’accusa, secondo le quali al Dr. GN Saibaba era garantita assistenza adeguata, compresi i trattamenti medici, il giudice ha dato ragione alla Procura, decidendo di negargli nuovamente la cauzione. Nelle sue argomentazioni, l’accusa ha dichiarato al giudice che a Sai Baba sono agrantiti due assistenti, integratori della dieta, frutta secca, un tavolo, un lettino e servizi igienici di tipo occidentale. Invece di verificare tutti questi fatti, il giudice ha concluso, sulla base di queste dichiarazioni, che, dato che al Dr. Saibaba sono garantiti in carcere assistenza medica e servizi adeguati, non gli deve essere concessa la libertà su cauzione. Dopo il rigetto dell’istanza di cauzione, le autorità del carcere hanno ripreso il loro usuale atteggiamento vessatorio verso il Dr. GN Saibaba, negandogli ripetutamente tutte queste agevolazioni e perfino alcuni dei farmaci salvavita che davanti al giudice si erano impegnati a fornirgli. In un messaggio pervenuto attraverso la moglie, AS Vasantha, Saibaba denuncia l’attitudine vendicativa dei dirigenti del carcere, che puntano a punirlo in un modo che resti come monito per altri intellettuali come lui. Dopo il rigetto dell’stanza di cauzione del 4 marzo 2015, la situazione per il dottor GN Saibaba è peggiorata, in balia di una un’amministrazione penitenziaria sadica e vendicativa che emette appositamente ordini e fa di tutto per umiliarlo e discriminarlo ulteriormente. Il risultato è il costante deterioramento della sua salute e la necessità urgente di cure specialistiche per le complicazioni che l’hanno aggravata negli 11 mesi trascorsi in detenzione in cella di isolamento (anda) nel carcere centrale di Nagpur.
In questa situazione, il Dr Saibaba è ricorso allo sciopero della fame da Sabato 11 aprile 2015. Temendo per la sua salute, la moglie e i suoi legali gli hanno chiesto di astenersi da un passo così estremo, essendo già in condizioni precarie. Ma Saibaba ha continuato il suo sciopero della fame, di fronte alla persistenze indifferenza dei funzionari del carcere, che hanno dichiarato di non aver avuto altra scelta se non rafforzare ulteriormente le restrizioni sui detenuti, per un presunto rischio di rivolta carceraria nella prigione centrale di Nagpur. Questo è stato il pretesto usato per revocare anche quelle piccole concessioni che Sai Baba aveva ottenuto. L’11 aprile, quando la moglie AS Vasantha, si è recata in carcere per visitarlo, le è stato imposto di incontrarlo attraverso la grata e solo dopo una lunga attesa, quando l’orario di visita stava per scadere. Gli aveva portato medicinali e altri integratori, che non sono stati ammessi. Dato il suo stato di salute e la costrizione sulla sedia a rotelle, per il Dr. GN Saibaba è difficile anche solo sollevarsi per parlare attraverso la grata. Ma le autorità carcerarie sono state irremovibili. Tutto ciò dimostra oltre ogni dubbio che non esiste alcuna disposizione né struttura che garantisca che a Saibaba sia fornito un trattamento “adeguato”, come dichiarato dinanzi al giudice dalle autorità carcerarie. Erano tutte dichiarazioni e azioni fatte ad hoc, che possono essere revocate in qualsiasi momento.
Il 17 aprile 2015, il Dr. Saibaba è stato ricoverato presso il Government Medical College di Nagpur, dopo essere caduto privo di sensi. Al Dr. Ramdev, fratello di Saibaba, e al Dr. Hany Babu della Delhi University, membro del Comitato di Difesa, è stato permesso di incontrarlo in ospedale per alcuni minuti. Una delegazione del Comitato per la sua Difesa, composta dal Dr. Hany Babu, dagli avvocati Mahadevan,. Dasharath, dal Dr. Ramdev e altri avvocati e attivisti delle libertà civili di Nagpur hanno tenuto una conferenza stampa in cui hanno sottolineato la gravità delle condizioni di salute del dottor GN Saibaba e denunciato l’atteggiamento vendicativo della polizia e dei funzionari del carcere, per distruggerlo fisicamente e mentalmente, negandogli anche i più elementari diritti di un disabile al 90%.
Il Comitato per la difesa e la liberazione del Dr. GN Saibaba fa appello a tutti i settori democratici del popolo e a chiunque ami la libertà a far sentire la propria voce contro l’atteggiamento disumano e vendicativo delle autorità di polizia e carcerarie, che ha raggiunto proporzioni quasi fatali per la vita di GN Saibaba. Esigiamo che Saibaba sia rilasciato senza condizioni e che gli sia permesso di affrontare il processo come garantito dalla Sez, 437 del codice di procedura, senza subire reclusione, essendo persona disabile, quali che possano essere le accuse.

G Haragopal, Chairperson, ICSSR National Fellow, TISS Hyderabad
Karen Gabriel, General Secretary, Associate Professor, St Stephen’s, College
A K Ramakrishnan, Professor, JNU
Amit Bhaduri, Emeritus Professor, JNU
Anand Teltumbde, Professor, IIT Kharagpur
Arundhati Roy, Writer
Ashok Bhowmick, Artist
Hany Babu M T, Associate Professor, University of Delhi
Jagmohan Singh, Association for Democratic Rights, Punjab
N Raghuram, Associate Professor, GGS IP University
Nandita Narain, Associate Profressor St Stephen’s College
P K Vijayan, Associate Professor, Hindu College
Rona Wilson, Committee for the Release of Political Prisoners
Sanjay Kak, Filmmaker
Seema Azad, Editor, Dastak
Sri Krishna Deva Rao, Vice Chancellor, NLU Odisha
Sudhir Dhawale, Editor, Vidrohi
Sumit Chakravartty, Editor, Mainstream
Vikas Gupta, Assistant Professor, University of Delhi

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