Fiat
Chrysler inaugura la fabbrica brasiliana di Goiana, nello stato di
Pernambuco, la seconda nel Paese sudamericano. L'inaugurazione è avvenuta ieri con una cerimonia alla
presenza dei vertici del gruppo - John Elkann e Sergio Marchionne - e
della presidente brasiliana Dilma Rousseff; oggi, sempre in Brasile, si
riunisce il cda di Fca per approvare i conti del 1° trimestre 2015.
«Oggi
celebriamo l'inizio di un nuovo capitolo della lunga e ricca storia che
lega il nostro gruppo al Brasile» ha detto il presidente di Fca, John
Elkann. Quella di Goiana è «la prima fabbrica globale di Fca, la prima
ad essere stata progettata e costruita da un team interculturale» spiega
il comunicato diffuso da Londra. Il complesso ha richiesto un
investimento complessivo di 7 miliardi di reais (oltre 2,2 miliardi di
euro), così ripartito: 3 miliardi di reais (circa 1 miliardo di euro)
spesi da Fca per la fabbrica; 2 miliardi di reais investiti dai
fornitori e altri 2 per sviluppo prodotti e altro.
L'inaugurazione
arriva in un momento non facile per il mercato brasiliano e per Fiat
Chrysler: il gruppo olandese è stato per anni leader nell'auto qui in
Brasile, fino al 2014 compreso; nel primo trimestre di quest'anno ha
però subìto un forte calo delle vendite (-29% contro il -16% del
mercato) e ha ceduto la prima posizione nelle auto a General Motors
(resta invece leader se si comprendono anche i veicoli commerciali).
Finora è riuscito a mantenere i conti in nero, contrariamente alle
maggiori concorrenti (Ford ha annunciato ieri un rosso di 189 milioni di
dollari per il 1° trimestre, Gm ne ha persi 214).
Oggi
Fca svelerà a sua volta i conti trimestrali, che dovrebbero
rispecchiare anche il miglioramento della congiuntura in Europa. Nel
corso della consueta conference call, Sergio Marchionne dovrebbe anche
parlare di «iniziative operative in Nordamerica» e presentare una serie
di dati sull'«ottimizzazione del capitale nel settore».
La fabbrica avrà una capacità produttiva di 250mila veicoli l'anno; «nel 2015 prevediamo di costruirne 100mila» ha detto Cledorvino Belini, numero uno di Fca in Sudamerica. Inizialmente l'impianto produrrà per il mercato sudamericano la Jeep Renegade che esce già dallo stabilimento italiano di Melfi. Entro la fine dell'anno il complesso darà lavoro a 3.300 persone nella fabbrica Jeep cui si aggiungeranno quasi 4.900 persone presso i fornitori e 850 nei servizi. La costruzione dell'impianto di Pernambuco «è strategica per il piano di espansione internazionale del marchio Jeep» - spiega la nota diffusa da Londra - e «rafforza ulteriormente la presenza di Fca in Brasile
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