giovedì 8 maggio 2025

pc 8 maggio - Nel mondo il 1° Maggio proletario e internazionalista


Abbiamo avuto sufficienti notizie per poter esprimere una prima valutazione delle manifestazioni del primo maggio.

A livello internazionale è stato un Primo Maggio proletario e internazionalista. Le immagini che vengono da tutto il mondo dimostrano che i proletari, le masse oppresse, dall'America Latina all'Asia all'Europa, hanno risposto all'appello per fare grandi manifestazioni e in queste grandi manifestazioni è stato posto sotto accusa il sistema imperialista, i governi imperialisti, i governi reazionari a servizio dell'imperialismo in tutti i paesi del mondo.

Centinaia di migliaia, forse milioni, sono scesi in piazza.

In alcune di queste manifestazioni vi sono stati scontri tra le masse in piazza e i regimi, in particolare in Turchia, così come altrove sono stati gli spezzoni rivoluzionari antiimperialisti solidali con la Palestina che hanno fatto da spinta e da caratterizzazione di questo primo maggio.

In Italia significativa è stata la manifestazione di Torino dove oltre 5 mila hanno partecipato allo

spezzone contro il riarmo, tanti giovani in un clima di unità e combattività hanno portato con forza la battaglia delle battaglie contro i governi della guerra nella loro tappa attuale e il riarmo imperialista.

Un primo maggio proletario e internazionalista ha sfilato a Milano nel pomeriggio del Primo Maggio per un corteo indetto dal Si cobas che ha visto tanti operai e lavoratori, principalmente della logistica, caratterizzarlo all'insegno dell'unità internazionale dei lavoratori.

Importante è stata la manifestazione a Bergamo dove un'ampia fetta dei lavoratori, studenti, compagni presenti si è separata dal corteo sindacale per dare vita a un corteo proletario internazionalista.

A Bari la Palestina ha chiamato ad accolto tutte le realtà più combattive non solo di Bari ma della regione. Questo corteo ha attraversato Bari con grande unità e nello stesso tempo con discorsi chiari e netti, fatti in particolare dai compagni e dalle compagne di proletari comunisti presenti al corteo che si è concluso con un assedio prolungato al consolato onorario di cui si chiede la chiusura. Lo spezzone e lo sbarramento della polizia non ha impedito che il corteo facesse sentire forte e chiara la sua rabbia e la sua opposizione in Puglia alla presenza economica, politica dei sionisti attraverso il consolato onorario.

Non è che l'inizio e questo è il messaggio che viene dal 1° Maggio.

Ora bisogna dare continuità ai contenuti proletari e internazionalisti che hanno avuto espressione nella Dichiarazione congiunta firmata da partiti e organizzazioni comuniste, in Italia proletari comunisti, un messaggio che è all'insegna dell'unità contro l'imperialismo, il fascismo, la reazione, la miseria dei popoli, ha voluto chiamare all'unità i proletari e i popoli oppressi del mondo attraverso le organizzazioni che ne organizzano la lotta sociale e politica nella prospettiva della rivoluzione.

Significative sono le parole che questo messaggio dice: i proletari di tutto il mondo sono un'unica classe e uniti sono un esercito.

Questo messaggio ha indicato nella Palestina da un lato il centro della mobilitazione internazionalista, ma nello stesso tempo ha denunciato come in altri paesi, dalla Turchia all'India, i governi della reazione e dell'imperialismo scatenano la guerra contro i loro popoli e le lotte di liberazione, e ha espresso con forza la solidarietà a tutte le lotte antimperialiste nel mondo e in particolare alle guerre di popolo.

Infine questo messaggio lancia la necessità di una mobilitazione prolungata che abbia la forza di mettere in crisi, rovesciare i governi dell'imperialismo a partire dall'imperialismo USA e di Trump.

In questo senso questo Primo Maggio segna una tappa del risveglio dei proletari e delle masse in tutto il mondo che, come dice il messaggio, “non hanno da perdere che le loro catene e hanno un mondo da conquistare”.

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