Mercoledì 18 Settembre appuntamento alle ore 18 in Piazza XX Settembre – Pisa
Dopo quasi un anno di massacri e di devastazione, la macchina genocida sionista non si ferma, ed anzi, rilancia con maggiore intensità.
L’operazione ‘Campi Estivi’ lanciata nelle ultime settimane da Israele verso la Cisgiordania testimonia la volontà sionista di proseguire nel genocidio.
Non è nemmeno un caso che l’obiettivo iniziale siano quei campi profughi della Cisgiordania dal denso significato politico in quanto rappresentano la questione dei rifugiati palestinesi, la loro resistenza ed il diritto al ritorno.
Non è una coincidenza quando poco più di una settimana fa abbiamo visto Netanyahu mostrare durante una conferenza stampa la Cisgiordania come facente parte di Israele.
Come abbiamo sempre ribadito quello che vediamo ormai da un anno non è nient’altro che
un’accelerazione di un genocidio che il sionismo sta portando avanti da più di settant’anni. Il genocidio, il suprematismo razziale sono inscritti nel sionismo stesso. L’attacco alla Cisgiordania rappresenta l’ulteriore tassello del domino genocidario di Israele.Nel contempo vediamo un Occidente che nonostante alcune critiche formali è schierato con Israele. E non può che essere così d’altronde, visto il ruolo di Israele di baluardo del “Giardino” imperialista. L’UE e gli USA parlano di mediazioni e di trattative, nel frattempo però continuano a difendere, finanziare ed armare Israele e a contribuire attivamente alle operazioni di genocidio dell’IDF a Gaza. I due principali candidati delle presidenziali statunitensi sul tema sono stati chiari: sostegno ad Israele e al suo diritto di difendersi. Cambiano alcune sfumature, ma davanti ai nostri occhi abbiamo un’intera classe dirigente occidentale schierata chiaramente da parte di Israele, contro ogni forma di boicottaggio e con una doppia morale.
Plasticamente ciò è testimoniato dal rifiuto ad ogni forma di boicottaggio accademico di Israele da parte della CRUI. Questo prova come la questione sia strutturale e politica, è l’intero blocco occidentale in crisi di egemonia che difende e supporta Israele, e ciò nonostante alcune ovvie e naturali oscillazioni.
Davanti a noi rimane saldo un popolo che continua a resistere per esistere e che conduce una lotta per la sua autodeterminazione.
Per queste ragioni riteniamo necessario tornare a mobilitarci vista la critica situazione che i palestinesi stanno affrontando oggi. Siamo consci che il boicottaggio sia un’arma efficace e sia un modo con cui sostanziamo il nostro supporto alla Palestina e al riconoscimento non solo umanitario ma anche politico del diritto di lottare, resistere ed esistere dei palestinese.
Crediamo perciò sia importante lanciare per mercoledì 18 un presidio di boicottaggio per continuare a manifestare tutta la nostra solidarietà e complicità ad un popolo che lotta anche per noi
Coordinamento per il boicottaggio di Israele – Pisa
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