Salvini è pienamente colpevole
del sequestro di 147 migranti salvati dalla nave della Ong spagnola Open Arms, e
di rifiuto di atti di ufficio, e per questi reati i pubblici ministeri del tribunale
di Palermo hanno chiesto che venga condannato a 6 anni di carcere.
Mentre ancora oggi arrivano notizie di migranti morti in mare (8 nel tentativo di attraversare la Manica) nell’aula del tribunale, nelle 7 ore di requisitoria, i magistrati hanno voluto ricordare i nomi “a uno a uno” dei 147 migranti «i grandi assenti in questo processo: non ci sono state le persone offese, la maggior parte di loro è irreperibile, ma non perché siano clandestini o criminali, magari perché una casa non ce l’hanno.» Per ben 20 giorni, infatti, nell’agosto del 2019 il fascioleghista Salvini, allora ministro dell’interno, impedì lo sbarco di questi migranti, la cui salute peggiorava di giorno in giorno, a Lampedusa, con la scusa assurda e ridicola della “difesa dei confini”, della presenza di terroristi e altre
fesserie simili. Tutte scuse che i magistrati hanno smontato pezzo per pezzo.“È stato Matteo Salvini a imporre i decreti che impedivano alle navi delle ong di entrare nelle acque territoriali.
“È stato Matteo Salvini a ritardare e negare il porto sicuro alla Open Arms che aveva a bordo 147 migranti.
“È stato Matteo Salvini a tenere
la regia del tavolo tecnico ed era a lui che arrivavano «in modo costante e
quotidiano» gli aggiornamenti sulla nave spagnola per venti giorni tenuta in
mare.
“È stato Matteo Salvini a imporre
di procedere prima con la redistribuzione e poi al rilascio del pos (il porto
sicuro).” (v. il manifesto)
«Non c’era ragione» di agire in
questo modo, dicono i pubblici ministeri! Ma la “ragione” di quel comportamento
delinquente – che è ed era sotto gli occhi di tutti - c’è! e viene anche fuori
dagli atti del processo. E cioè, che il blocco della nave è stato fatto perché Salvini
sulla pelle dei migranti si fa sempre campagna elettorale e in quel particolare
momento ancora di più visto che il governo stava per cadere.
E dalla stessa “ragione” vengono fuori
le sparate che prendono le difese di Salvini, da Tajani alla fascista Meloni: la
perenne campagna elettorale all’interno degli stessi partiti di governo che
cercano di strapparsi voti a vicenda.
Ma la presa di posizione in
particolare della Meloni, la prima mandante delle migliaia di morti in mare, quella
dell’infame decreto Cutro… “ incredibile che un ministro rischi 6 anni per
avere svolto il proprio lavoro difendendo i confini, un precedente gravissimo” è
ancora più pregna di ideologia fascista perché non solo non tiene conto della
divisione dei poteri (esecutivo e giudiziario, che dovrebbe esistere in una
democrazia borghese), ma entra in campo per intimidire di fatto la magistratura,
usando la sua posizione di potere che pensa di potere imporre a suo piacimento,
mentre vuole ingannare l’opinione pubblica con la storiella della difesa dei
confini italiani, della patria invasa dagli immigrati. Questo governo sulla
questione migranti è cinico e fascista e questa “solidarietà” al
fascio-razzista Salvini non fa che confermarlo.
Purtroppo per la sentenza
definitiva si deve ancora aspettare, forse la fine dell’anno. Nel frattempo, il
prossimo 18 ottobre ci sarà l’intervento della difesa di Salvini. Per quella
data il fascioleghista ha fatto appello ai leghisti di essere presenti a
Palermo.
Mentre si deve continuare ad
esprimere la solidarietà verso i migranti (ricordando la grande solidarietà che
è stata fatta nei 20 giorni di agosto del 2019!), è necessario mettere in atto
ogni iniziativa che ponga chiaramente come centrale la necessità della lotta
per la caduta di questo governo fascista.
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