Stiamo parlando dell’appalto Montello alla cooperativa GHS dove lavorano oltre 300 lavoratori in prevalenza operaie sulle linee, a dimostrazione degli interessi convergenti di aziende e Cgil-Uil che nelle fabbriche collaborano ognuno facendo la sua parte contro i lavoratori e i loro interessi.
Il motivo scatenante che ha portato alla riuscita della mobilitazione sono state le ritorsioni ai delegati e attivisti come Singh Jasvir che non erano d’accordo con le conciliazioni tombali dei confederali e che dopo averli contestati hanno raccolto l’opposizione delle lavoratrici/lavoratori con lo Slai Cobas sc, per cui l’azienda, consigliata dai delegati confederali messi in difficoltà, ha inflitto spostamenti punitivi per isolarli con cambi di orario da turni a giornata per dargli problemi in famiglia.
Uno sciopero contro la repressione aziendale che ha messo in campo vari tentativi di ritorsione per fermare la denuncia del clima fascista in fabbrica, fino ad arrivare a mettere in discussione le motivazioni dello sciopero per limitare l’esercizio di fronte ad una situazione di vera emergenza democratica.
Uno sciopero al cambio turno in cui si è utilizzato il tempo per rafforzare il gruppo, trasformando le nuove iscrizioni dei lavoratori che non si erano mossi prima assieme a quelle di chi è tornato allo Slai Cobas sc in una lotta unica contro gli accordi truffa. Importanti sono stati anche i momenti pratici come la raccolta dei mandati per combattere la conciliazione, come parte della battaglia più larga nella fabbrica contro le condizioni di lavoro e il clima repressivo, cosi come la necessaria riorganizzazione del sindacato sia nei sistemi di comunicazione che nella rappresentanza dei delegati per essere più forte e presente nei reparti.
Ma la repressione alimenta la ribellione e come si vede nel video nella lotta si trova la forza e la gioia delle lavoratrici e dei lavoratori che stanno tornando ad essere protagonisti con lo Slai Cobas per riprendersi il rispetto e la dignità contro le catene di azienda e confederali che li vogliono ricattati e ubbidienti.
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