sabato 18 maggio 2024

pc 18 maggio - Elezioni europee - boicottaggio elettorale e lotta per l'alternativa del governo operaio



(da Controinformozione rossoperaia del 17/05)

Queste elezioni europee stanno dando il peggiore degli spettacoli possibili. Si può dire che la cronaca elettorale è innanzitutto cronaca giudiziaria e fra le cronache giudiziarie spicca il sistema di corruzione organico e di sistema sviluppatosi a Genova. I partiti parlamentari sono diventati delle lobby legate alle varie cordate dei padroni che si disputano i fondi dello Stato, che si disputano il controllo sulle Istituzioni.

Questo appare sempre più chiaro alla massa della popolazione che risponde astenendosi dalle elezioni. Le percentuali di astensionismo sono andate crescendo in ogni tipo di elezione e pensiamo che lo stesso avverrà in queste.

Chiaramente l'astensionismo è un termometro del distacco tra masse e Stato ma non è certo l'alternativa necessaria per cambiare lo stato delle cose. Noi proletari comunisti non siamo astensionisti di principio, noi pensiamo che i lavoratori debbano occupare tutti gli spazi di partecipazione e contribuire con la loro azione a indirizzare la situazione politica del paese. Ma chiaramente i lavoratori possono fare questo se hanno un loro Partito, il Partito della classe operaia, della masse sfruttate, che

organizza le loro lotte quotidiane, che sviluppa una battaglia quotidiana contro i padroni e il governo nelle fabbriche, nei quartieri, nelle piazze e che su questa battaglia fa crescere il movimento di massa, eleva la coscienza politica dei lavoratori e delle masse sfruttate e sviluppa l'attività anche durante una campagna elettorale in funzione del cambiamento radicale, sociale e politico del paese che significa portare la maggioranza al potere ma la maggioranza reale delle masse sfruttate, la classe operaia, i lavoratori, le donne, i giovani, i proletari, i disoccupati di ogni genere e tipo che costituiscono l'effettiva massa della popolazione.

Noi siamo per il potere al proletariato, alla classe operaia e per un governo operaio e popolare che possa rappresentarne negli interessi e anche dalla postazione del governo combattere padroni e forze reazionarie, antioperaie e antipopolari, fino a una Rivoluzione che cambi non soltanto il governo, ma lo Stato e l'intera società.

In queste elezioni non ci sono nessuna di queste condizioni, per questo non possiamo che invitare al boicottaggio di questa elezione, al boicottaggio di tutte le liste e i partiti. 

Partiti che non vuol dire che siano tutti uguali. In Italia c'è il governo reazionario di stampo fascista della Meloni, il governo della guerra, il governo della repressione, il governo dell'attacco al reddito di cittadinanza, il governo che rifiuta di dare il salario minimo, il governo che taglia i fondi per la sanità e la scuola, il governo formato da rappresentanti tutti estremamente corrotti del sistema politico generale, un governo che trova le sue radici nell'ideologia reazionaria di stampo neofascista, questo il governo è nemico principale in queste elezioni e quindi saremo contenti se questo governo registrasse un arretramento.

Ma non non esistono le condizioni che questo arretramento sia dato dal voto ai partiti dell'opposizione parlamentare. Questi partiti sono stati al governo fino all'altro ieri e nulla di quello che dicono nei comizi elettorali hanno fatto e meno che mai rappresentano un'alternativa. Anzi, su molte cose convergono col governo - con poche eccezioni - per quanto riguarda innanzitutto la guerra, il sostegno militare, l'aumento delle spese militari e per quanto riguarda la posizione che hanno nei confronti della più grande tragedia politico-sociale che attraversa il mondo in questo momento, vale a dire il genocidio in corso in Palestina ad opera dello Stato sionista di tipo nazista di Israele, guidato da un governo reazionario, pieno realmente di bestie feroci di stampo sionista e razzista.

Il governo italiano e i partiti parlamentari sono dalla parte dello Stato di Israele, chi esplicitamente perché è al governo fornendogli di armi - l'Italia è terzo paese fornitore di armi allo Stato di Israele - chi dall'opposizione che sostanzialmente è contraria al grande movimento di lotta che si sviluppa nel nostro paese per la Palestina e oggi è contraria alla mobilitazione straordinaria che gli studenti delle università stanno producendo.

È del tutto evidente che questa opposizione non rappresenta un'alternativa. Il nemico principale è il governo, ma non c'è un'alternativa. L'alternativa a cui noi puntiamo è un governo operaio e popolare. Questo governo operaio e popolare ha bisogno di un movimento politico e sociale di massa che lotti per questo obiettivo e che sia in grado di rispondere al fatto che la classe dominante di questo paese in nessuna maniera vuole un governo di questo tipo.

Per lottare per questo governo serve il Partito della classe operaia, il Partito dei lavoratori, il Fronte unito di tutti gli sfruttati e di tutti coloro che non accettano questo stato di cose esistente, il Fronte unito operai/studenti, il Fronte unito operai/masse popolari, lavoratori e tutte le realtà sociali che vengono danneggiati da questo governo e che non vogliono né la guerra né il genocidio in Palestina.

Questa lotta richiede quindi un Partito, un Fronte unito che costruisca nella lotta la forza materiale, anche militare, per potere effettivamente rovesciare e insediarsi al potere. Questa è la strada che noi proponiamo e anche in queste elezioni è quello che diciamo: boicottiamo le elezioni, lavoriamo per una vera alternativa.

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