Post pubblicati su una chat chiusa alla quale partecipavano amici e colleghi dello stesso, mai su facebook e/o su siti aperti.
In conseguenza di tali esternazioni giunte a conoscenza dell’istituto francese e prontamente da questo comunicate alla Digos veniva dapprima sottoposto a
perquisizione domiciliare alla ricerca di armi ed esplosivi, per un post, e successivamente a distanza di pochi giorni convocato in Questura e informato dell’avvio a suo carico di una indagine penale e del procedimento di revoca dello status di rifugiato con relativa convocazione innanzi alla Commissione Territoriale per l’1 febbraio.Trascorsi oltre due mesi in totale libertà nel corso dei quali ha proseguito a svolgere le sue ordinarie mansioni, tranne quella lavorativa essendo stato nel frattempo licenziato dal liceo francese sempre a causa dei medesimi post, nella giornata odierna facevano ingresso nella sua abitazione numerosi agenti di polizia per notificargli il provvedimento di revoca dello status di rifugiato e la sua espulsione dal territorio nazionale perché ritenuto persona pericolosa per la sicurezza dello stato italiano con conseguente trattenimento in un CPR.
Il provvedimento motiva la pericolosità del Seif mediante una lettura comparata dei post con il pericolo del terrorismo religioso di matrice Jihadista, con il fenomeno dei lupi solitari, della radicalizzazione solitaria evidentemente ritenendo che i moti di sdegno, anche scomposti, urlati e rabbiosi per quanto avviene in terra palestinese possano essere ricondotti all’Isis e alla propaganda religiosa.
Talmente minaccioso Seif, laico e con un passato ruolo di educatore nel prestigioso liceo francese, da poter girare libero nelle strade per oltre due mesi in attesa che qualcuno si ricordasse di lui e della sua pericolosità.
Inoltro da Instagram di Educatori per la Palestina
Oggi verso le ore 13 la polizia e' entrata in casa di Seif.
Lo hanno prelevato, portato all'ufficio immigrazione di via Patini e da qui trasferito in un CPR (Centro Permanenza e Rimpatrio). Seif Bensouibat è il lavoratore del liceo Chateaubriand licenziato a inizio febbraio per un post su instagram contro il genocidio sionista e in appoggio alla resistenza palestinese.
Dal 5 febbraio il suo permesso di soggiorno come rifugiato politico era sottoposto a revoca. Il suo fermo e trasferimento in CPR avviene dopo il volantinaggio tenutosi ieri fuori dal liceo Chateaubriand (per l'occasione chiuso con disposizione della direzione scolastica, evidentemente per impedire che gli studenti solidarizzassero con Seif).
Chi ha organizzato la caccia alle streghe contro Seif teme lo sviluppo della solidarietà e con il trasferimento di Seif in CPR cercano di schiacciarla prima che sia troppo tardi. Adesso è il momento di dimostrare nella maniera più forte solidarietà e vicinanza a Seif e rabbia contro i suoi aguzzini.
GIOVEDI 16.5, H.21, RIUNIONE TRA AMICI E SOLIDALI DI SEIF PER DISCUTERE DELLE INIZIATIVE DA INTRAPRENDERE. APPUNTAMENTO IN VIA CALPURNIO FIAMMA 136 PRESSO LO SPAZIO SOCIALE ROBERTO SCIALABBA
Nessun commento:
Posta un commento