domenica 22 ottobre 2023

pc 22 ottobre - In migliaia a contro la Base a San Pietro a Grado (Pisa) - report di un compagno presente alla manifestazione

I numeri della manifestazione contro la Base a San Pietro a Grado (Pisa): gli organizzatori del Comitato NO Base parlano di 5 mila partecipanti ma a noi che eravamo presenti ci sembrano numeri francamente esagerati.

Appena il corteo si è mosso ha cominciato a piovere senza sosta fino alla sua conclusione.

Le realtà presenti, dai Comitati di Coltano e Firenze, alle realtà pacifiste, antimilitariste e ambientaliste, dal concentramento - che era ai confini del piccolo centro all'interno del parco naturale - sono partiti in corteo in direzione della caserma Camp Darby distante qualche chilometro, in un percorso tutto all'interno del parco di San Rossore, fatto di prati e alberi fino alla Base, nell'area del Cisam a San Piero a Grado (a Coltano non si farà più la base secondo i piani militari del governo).

Anche questa manifestazione ha portato la sua solidarietà alla Palestina: striscioni, bandiere, molti interventi e slogan ("free, free Palestine", "Israel terrorist"), così come ha partecipato una delegazione a sostegno del popolo curdo che proprio in questi giorni è stato bombardato dalla Turchia nel nord-est della Siria.

Al concentramento proletari comunisti ha affisso 2 striscioni: uno "la guerra imperialista si può fermare solo se avanza la guerra popolare" e l'altro "con la Palestina e la sua resistenza/contro i nazisionisti israeliani sostenuti dall'imperialismo", abbiamo affisso locandine nei pochi pali presenti (in un'area verde non è stato possibile fare altro) e diffuso la Controinformazione rossoperaia n.5 sulle ragioni dello sciopero del 20 che riguardavano anche la guerra e la partecipazione dell'Italia imperialista con il governo guerrafondaio Meloni e sulla Palestina, assieme all'opuscolo "guerra imperialista e proletari". Abbiamo chiesto agli organizzatori di poter parlare come gli altri lungo il corteo ma ci hanno risposto che c'erano già molti interventi programmati....

Hanno partecipato alla manifestazione una delegazione del comitato "A Foras" dalla Sardegna, del movimento No Tav, i movimetnti di lotta per la casa di Roma e Milano,, alcure realtà politiche come Pap e Rc, carc, e sindacali (alcuni lavoratori SiCobas di Prato/Firenze, Usb, Cobas confederazione, Sial Cobas Piaggio), operai GKN, la rete del CLA,  assieme alla componente studentesca (collettivi, Osa, cambiare rotta e fgc).

Al termine il corteo ha tagliato qualche metro della recinzione della Base nell'area del Cisam.

Negli interventi completamente assente la lotta al governo della guerra, al governo fascio-imperialista

Meloni, alla guerra interimperialista che è la conseguenza, oltre la crisi economica, di un sistema che impedisce l'avvenire ai popoli e che invece va rovesciato con la Rivoluzione proletaria e socialista mentre la manifestazione è per una linea di opposizione pacifista contro “guerra, armi e fossile” che significa allargare la partecipazione, opposizione alle scelte militari sul territorio... come se al governo non ci fosse chi rappresenta i padroni del complesso militare-industriale e l'interventismo imperialista dell'Italia nel fianco est della NATO, nei Balcani e in Africa. Cosa significa essere contro la guerra senza porsi il problema del rovesciamento del nostro governo che è al potere proprio per la guerra e per salvare gli interessi dei padroni capitalisti italiani?

Le foto del corteo sono del compagno presente alla manifestazione





































Camp Darby



foto tratte dalla pag fb del Comitato

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