da Intifada Studentesca Torino
Questa rappresenta una mossa strettamente politica, volta a minare la forza che il movimento PolitoForPalestine ha costruito durante l’intifada studentesca iniziata lo scorso Maggio negli spazi del Politecnico, diminuendo la già bassissima agibilità politica in quest’ateneo. Per l’ennesima volta la governance di ateneo ha scelto la strada della fredda repressione, rifiutando ogni tipo di confronto e comunicazione con gli studenti e le studentesse.
È del tutto inaccettabile che all’indomani della più intensa campagna di bombardamenti aerei nel sud del Libano dalla guerra del 2006 da parte delle forze dell’Occupazione Israeliane, il Politecnico renda
inagibile uno spazio aperto al ragionamento politico, nato dal completo dissenso della comunità studentesca nei confronti del genocidio palestinese. Il fatto che degli studenti e delle studentesse avessero occupato un’aula inutilizzata rendendola un luogo aperto a tutte in cui portare avanti la lotta per il popolo palestinese evidentemente non fa comodo ad un ateneo che tramite le sue collaborazioni con aziende come Leonardo Spa e Avio Aero è complice di Israele nel genocidio in Palestina.Il sequestro avviene, inoltre, al secondo giorno dall’inizio delle lezioni: questa temporalità ci mostra con chiarezza che l’obiettivo dell’attacco dell’Ateneo non è solo lo spazio fisico, ma soprattutto il movimento costruito negli scorsi mesi, contro cui si vuole ricominciare la campagna di diffamazione e polarizzazione portata avanti dalla governance da Maggio ad oggi.
A fronte della situazione politica e globale attuale, con sempre più forza affermiamo che non saranno di certo dei sigilli a fermarci. La lotta non si arresta, andremo avanti con ogni mezzo necessario, per la Palestina e il Libano liberi dall’occupazione israeliana.
Oggi pomeriggio è stata indetta una conferenza stampa alle 14.30.
Domani, mercoledì 25 settembre, assemblea pubblica nel cortile della sede principale del politecnico di Torino alle h.18
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