Al G7 in Puglia e in particolare alla grande manifestazione di Fasano non si è parlato solo della guerra ma abbiamo portato con grande forza la denuncia della repressione, di alcuni casi importanti, esemplari, denuncia interna alla situazione internazionale e nazionale del nostro paese.
Oggi (ieri) è il 19 giugno. Per il movimento di lotta a sostegno dei prigionieri politici contro la repressione è una giornata internazionale, una giornata storica che ricorda la strage di prigionieri politici nelle carceri peruviane, di 300 prigionieri massacrati nelle prigioni e questa data viene considerata una giornata internazionale a sostegno della lotta per i prigionieri, della lotta contro la repressione.
Al G7 l’intervento dal palco di una compagna di Soccorso Rosso Proletario ha portato con forza la situazione della prigionia di tre detenuti palestinesi accusati di terrorismo, colpevoli di essere dei combattenti della causa palestinese che il regime sionista israeliano rivuole, proprio perché Israele non è solo la terra del genocidio del popolo palestinese ma anche della prigionia di migliaia e migliaia di prigionieri politici.
A L'Aquila vi sono tre prigionieri politici che sono stati processati e uno fra essi Anan Yaeesh ha rivolto al G7 una lettera alla manifestazione e in particolare si è rivolto agli studenti che si stanno mobilitando nelle università ringraziandoli per quanto stanno facendo per il popolo palestinese, per il loro coraggio e per il conforto che questa dà alla lotta del popolo palestinese. Una lettera che ha colpito al cuore tutti i manifestanti e adesso ancora è più solido il legame che c'è tra chi lotta nel nostro paese - in particolare gli studenti nelle università – e la resistenza palestinese e i prigionieri politici appartenenti alla resistenza palestinese.
Siamo per la liberazione dei 3 prigionieri palestinesi nelle carceri italiane.
‘C'è un solo terrorismo e sono le bombe dell'imperialismo!’ I prigionieri che lottano in tutte le forme e accusati di aver lottato in tutte le forme, sono degli eroi, sono dei partigiani, dei resistenti che non è possibile tenere nelle carceri, è un crimine il fatto che siano nelle carceri e che vengono accusati di terrorismo.
Il 19 giugno è l'occasione per alzare forte e chiaro la richiesta di mettere fine alla repressione nei confronti delle lotte degli studenti e di tutti coloro che si oppongono a questo governo, alla guerra, l'imperialismo, al fascismo.
Il 19 giugno è l'occasione per ricordare la grande realtà dell'India, il regime di Modi che è venuto nel nostro paese, ha partecipato al G7 per sostenere l'imperialismo e il suo regime di stampo fascista nel suo paese, oppressore del suo popolo. L'India è diventata la prigione dei popoli e tanti sono in questa prigione. Il 19 giugno lanciamo una campagna internazionale perché si realizzi in Italia e nel maggior numero di paesi una giornata internazionale per la liberazione dei prigionieri politici in India, a sostegno della lotta di liberazione del popolo indiano contro l'infame operazione Kahaar, un'operazione repressiva di stampo genocida verso una parte delle popolazioni indiane in lotta.
Una compagna ha portato proprio nel cuore della manifestazione contro il G7 di Fasano la denuncia del regime di Modi, accompagnando con la sua voce i cartelli che erano stati messi nella piazza di Fasano, come al concentramento della manifestazione, cartelli accolti con grande interesse dai manifestanti e che hanno trovato un'eco nella stampa nazionale e internazionale.
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