soccorso rosso proletario condivide la denuncia e dà ad essa rilievo nella giornata del 19 giugno
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Inasprimento delle pene, da 2 a 7 anni, per le occupazioni abitative ma anche per chi resiste allo sfratto e chi partecipa ai picchetti; pene draconiane da 7 a 20 anni per detenzione e diffusione di materiale che incita a impedire la realizzazione di opere ritenute strategiche; aumento delle pene per i reati di imbrattamento per colpire le pratiche di soggetti ambientalisti.
Questi sono solo alcuni degli articoli del nuovo disegno di legge sicurezza nr 1660, a firma dei ministri Piantedosi, Nordio e Crosetto, che inizierà tra pochi giorni l’iter parlamentare. “E’ un attacco molto pesante alle pratiche di lotta e alle realtà organizzate che rivendicano la difesa del diritto all’abitare e più in generale la difesa dei territori contro le grandi opere inutili e dannose”, commenta Margherita dei Movimenti per il diritto all’abitare di Roma, annunciando una mobilitazione nazionale per lunedì 24 giugno nella Capitale e articolata, attorno a quella data, anche con iniziative territoriali.
“Si configura un vero e proprio passaggio da casa a cella se viene approvato questo disegno di legge” prosegue l’attivista dei movimenti romani di lotta per la casa – ma saranno colpiti anche i soggetti che si oppongono alle grandi opere come Tav, Ponte sullo Stretto ed anche ad un inceneritore se ritenuto opera strategica; oppure le organizzazioni ambientaliste che sanzionano con vernice e altri materiali i palazzi della politica per denunciare i cambiamenti climatici.”
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