venerdì 19 gennaio 2024

pc 19 gennaio - I lavoratori devono sapere quello che succede nelle scuole.... da CR del 17/1

sia perché i loro figli vanno in queste scuole, sia perché quello che succede nelle scuole è parte generale della politica del governo Meloni, è parte generale dell'azione dello Stato del Capitale, è parte generale della classe dominante in questo paese che sono la borghesia industriale, la borghesia finanziaria, la grande finanza, l'industria bellica che controllano governi e Stato ed è evidente che governo, Stato, classe dominante vogliono una scuola al loro servizio per cultura, al loro servizio per funzione, al loro servizio per avere manodopera fresca da sfruttare, per costruire la nuova classe dirigente che conservi questo sistema, il sistema della guerra, il sistema della crisi economica, il sistema dell'oppressione dei proletari e dei popoli.

È evidente che questo governo, rispetto ad altri, è un governo di stampo fascista, autoritario, fondamentalmente dittatoriale, che vuole imporre nelle scuole un clima di silenzio e di caserma e di istruzione a servizio della classe dominante e non certo a servizio della coscienza critica degli studenti.

Gli studenti sono scesi in lotta, hanno occupato scuole e fatto manifestazioni e hanno respinto le proposte di riforma scolastica del governo perché sono dentro una scuola sempre più di classe, elitaria, che taglia fuori gli studenti delle classi povere e sostanzialmente nega il diritto allo studio, che pure sarebbe sancito dalla Costituzione. Ma lo hanno fatto anche per esprimere la loro opinione forte e

chiara sul genocidio in corso in Palestina, sull'aggressione israeliana, sulla natura di questa aggressione, sulla natura di questa guerra e quindi contro tutte le guerre ispirate da padroni e dai regimi reazionari che stanno incendiando il mondo. L'hanno fatto anche per esprimere la loro critica verso l'azione dello Stato compiacente verso padroni e verso le classi dominanti, verso un sistema in cui sottosegretari possono sparare a Capodanno, ministri possono professare apertamente la loro ideologia fascista che sarebbe cancellata dalla Costituzione, e così via.

Il governo e il suo ministro Valditara, e i presidi ad essi allineati, le autorità scolastiche sono sempre più favorevoli a schierarsi col governo quando viene ripristinata la loro cosiddetta “autorità”. All'istituto Tasso 170 studenti sono stati sospesi per 10 giorni con 5 in condotta e con minacce di loro utilizzo per lavori cosiddetti socialmente utili. 170! quindi una fetta consistente della scuola. Quindi non è vero che si vuole tutelare la scuola da "piccole minoranze facinorose", si vogliono colpire gli studenti indiscriminatamente e si vuole nello stesso tempo indicare una intimidazione generale verso il movimento degli studenti.

Il governo è sceso subito in campo. Valditara ha parlato di giusta fermezza, "le regole vanno rispettate". Per favore! L'ultima cosa di cui potreste parlare voi del governo, voi autorità scolastiche, è quella delle regole. Le scuole spesso sono in condizioni fatiscenti. Gli insegnanti mancano e laddove ci sono, una larga fetta di loro è precaria. Le strutture scolastiche sono largamente insufficienti. E soprattutto in queste scuole viene negata la libertà spesso di pensiero e di azione degli studenti.

Regole? “Regali e tangenti al MIUR” - intitolavano giorni fa i giornali. I dirigenti ministeriali presi con le bustarelle di tre milioni di euro, appalti pilotati a favore di imprenditori: questo avviene anche nelle scuole. Dove sono le regole? le regole scattano per questo governo quando gli studenti fanno sentire la loro voce, quando protestano. E lì, allora, che scatta la mannaia della repressione. Lì questo governo mette in luce quello che realmente è: un governo fascista che vorrebbe una scuola alla fine fascista, come quella del ventennio dove vigeva, oltre che la dittatura, l’irreggimentazione delle menti e della sostanza degli studenti; scuole, università che hanno partorito i loro intellettuali e docenti, hanno partorito le leggi razziali, le leggi contro gli ebrei - ed è ciò che questo governo vuole fare, anche se oggi apparentemente non sarebbero gli ebrei i perseguitati, ma coloro che si oppongono e soprattutto coloro che solidarizzano con i palestinesi e con i popoli oppressi dall'imperialismo.

Una scuola di questo genere serve a irreggimentare i giovani e a separarli innanzitutto dalle grandi questioni sociali e della principale questione sociale, quella che riguarda i proletari, la classe operaia: l'unità operai/studenti degli anni 70 che è stata la bandiera che ha permesso un grande movimento di massa che ha messo in discussione lo stato di cose esistente, ha cambiato la coscienza e ha dato a operai, studenti e via via a tutti i settori proletari e poveri della popolazione, forza e dignità.

Quella stagione si vuole ora cancellare sul piano sia culturale che storico. Questa repressione colpisce oggi per prevenire quello che nelle scuole e in generale nel mondo del lavoro e nella società, può avvenire.

Per questo i primi interessati dovrebbero essere i lavoratori a solidarizzare e a protestare contro la repressione verso gli studenti che lottano, far sentire la loro voce, perché l'unità operai/studenti è una forza della classe e di tutti coloro che vogliono cambiare lo stato di cose nelle fabbriche, sui posti di lavoro, nella società.

Nessun commento:

Posta un commento