lunedì 15 gennaio 2024

pc 15 gennaio - In Germania la polizia carica violentemente le manifestazioni di solidarietà con la Palestina

Il governo imperialista tedesco ha deciso di reprimere ogni manifestazione di piazza in solidarietà con la Palestina ed esprime così la sua solidarietà ai nazisti israeliani facendosi complice attivo del genocidio in corso.

Ricordiamo che l’imperialismo tedesco ha un intenso scambio commerciale, compreso quello militare, per diversi miliardi (3,5 miliardi solo per l’acquisto di un sistema d’arma israeliano) e risponde quindi ai forti interessi propri e dello Stato nazisionista israeliano; l’espresso divieto delle manifestazioni in solidarietà con la Palestina è diventato una buona scusa per attaccare le manifestazioni non gradite all’imperialismo.

E perfino per Amnesty International “Il divieto di tutte le manifestazioni a sostegno dei palestinesi

costituisce un attacco grave e sproporzionato al diritto di manifestare”.

L’ennesimo attacco è avvenuto durante la manifestazione (chiamata LLL – Lenin-Liebknecht-Luxemburg) per il 105° anniversario dell’assassinio dei comunisti rivoluzionari Rosa Luxemburg e Karl Liebknecht perpetrato dal governo socialdemocratico guidato da Ebert nel 1919, manifestazione che ogni anno diverse organizzazioni della sinistra tedesca mettono in campo.

Nel corteo si vedono bandiere palestinesi e lanciati slogan come Free, free Palestine. Alla fine dell’attacco ci sono decine di manifestanti arrestati e diversi feriti.

Quel che si vede in questo video che si trova in diversi siti (X, Tagesspiegel…) e cosa pensano i rappresentanti della borghesia imperialista tedesca della libertà di espressione è condensata in questa dichiarazione del sindaco della CDU (Unione Cristiano-Democratica).

“Quando i radicali di sinistra solidarizzano con i terroristi e chiedono la distruzione di Israele, allora si tratta di un crimine e non di un’opinione. Soprattutto quando attaccano la nostra @polizeiberlin. Proteggeremo coloro che ci proteggono e con tutte le conseguenze che ciò comporta”

Combattere contro il moderno fascismo che in ogni paese imperialista, come si vede, cerca e trova la sua strada è una necessità per il proletariato e le masse popolari.

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