Si riuniscono oggi a Roma tutte le realtà palestinesi che stanno animando il movimento di solidarietà nel nostro Paese per promuovere una grande manifestazione a Roma il 4 ottobre. Le richieste di questa manifestazione sono chiare:
Ingresso
immediato e senza condizioni della Flottilla. Sostegno incondizionato
alla resistenza palestinese. Il popolo palestinese ha diritto a un
suo Stato dal fiume al mare, come essi chiedono, perché la Palestina
è dei palestinesi. Liberazione di tutti i prigionieri palestinesi
incluso quelli rinchiusi nelle carceri italiane. Fermare la
repressione di tutti coloro che sono solidali con la Palestina.
Contro la criminalizzazione della solidarietà e contro l'infame
decreto sicurezza, che mette insieme la solidarietà alla Palestina
con l'antisemitismo.
Cessazione immediata della vendita e dell'esportazione di armi verso Israele come anche delle importazioni; embargo militare immediato, sanzioni economiche, diplomatiche e militari, boicottaggio accademico, culturale, politico, sportivo (la partita Italia-Israele non si deve fare ad Udine). Ma anche ritiro dei soldati italiani che stanno prendendo parte al genocidio a Gaza, perché non è vero che l'Italia non è presente e non è vero che è presente solo con le forniture militari che da sempre esistono e che sono continuate, nonostante l'ipocrisia del governo, nei confronti dell'esercito israeliano.
Cessazione immediata della vendita e dell'esportazione di armi verso Israele come anche delle importazioni; embargo militare immediato, sanzioni economiche, diplomatiche e militari, boicottaggio accademico, culturale, politico, sportivo (la partita Italia-Israele non si deve fare ad Udine). Ma anche ritiro dei soldati italiani che stanno prendendo parte al genocidio a Gaza, perché non è vero che l'Italia non è presente e non è vero che è presente solo con le forniture militari che da sempre esistono e che sono continuate, nonostante l'ipocrisia del governo, nei confronti dell'esercito israeliano.
Interruzione
immediata di ogni rapporto istituzionale con Israele da parte di
Regioni, Province, Comuni.
Anche in queste ore partono le navi
della Flottilla, 70 navi da tutto il mondo, di persone per bene,
solidali, che stanno mettendo in gioco la loro persona per portare
gli aiuti a Gaza, per rompere l'assedio.
Ripetiamo ciò che stanno dicendo tanti in Italia e in primo luogo i portuali di Genova: Se la Flottilla sarà attaccata in questo Paese sarà sciopero. Innanzitutto nei porti che sono oggi un baluardo dei lavoratori nella solidarietà col popolo palestinese.
Questa piattaforma è quella che le organizzazioni palestinesi oggi in una grande assemblea a Roma proporranno a tutti perché ci sia il 4 ottobre una enorme manifestazione.

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