domenica 14 settembre 2025

pc 14 settembre - Contro il genocidio e l'occupazione della Palestina, con la resistenza palestinese, per la liberazione di Anan Yaeesh, voci e immagini della grandissima manifestazione a Perugia


Migliaia di persone sono scese ieri in strada a Perugia in un corteo regionale, il più grande organizzato finora nel capoluogo umbro, che ha visto la partecipazione di un ampio fronte di associazioni e realtà locali e nazionali.


Un corteo determinato, con parole d'ordine chiare e nette: stop al genocidio, Palestina libera dal fiume al mare, con la resistenza palestinese, per la liberazione di Anan Yaeesh, contro il riarmo e contro la Nato.


Il corteo da piazza Danti, ha attraversato il centro storico fino a raggiungere borgo

XX Giugno, Tra le tappe, quella davanti alla sede Rai dell’Umbria, per ricordare i tanti giornalisti uccisi a Gaza, tra cui Anas al-Sharif, corrispondente di Al Jazeera, morto a soli 28 anni.



Tra gli slogan e gli interventi, molti hanno ripreso la campagna per la liberazione di Anan Yaeesh, rilanciando i presidi che si terranno a L'Aquila durante le prossime udienze, il 19 e il 26, e il presidio che si terrà a Terni domenica 21 davanti al carcere in cui è detenuto. Il soccorso rosso proletario ha sostenuto la necessità di continuare a far conoscere la vicenda di Anan e degli altri due palestinesi sotto processo, per allargare la campagna a livello nazionale e internazionale, coinvolgendo anche lavoratrici e lavoratori, perché la difesa dei prigionieri palestinesi deve essere una parola d’ordine costante in ogni manifestazione per la Palestina e non solo, prendendo ad esempio la mobilitazione per Georges Abdallah. Una foto della compagna di srp, con il cartello per la libertà di Anan, è stata scattata da un compagno algerino per diffonderla anche nel suo paese.


Tra gli interventi anche quello accorato di Nader, membro della comunità palestinese residente in Italia dal 1995, la cui moglie, dopo aver ottenuto un permesso in Israele per entrare con il passaporto italiano e poter far visita a suo padre malato, è stata trattenuta per 48 ore all'aeroporto di Tel Aviv senza poter contattare i familiari. Poi è stata rimandata a Roma, da lì ha preso un volo per la Giordania e ha tentato di entrare nuovamente in Israele via terra, ma è stata nuovamente bloccata senza poter rivedere suo padre e ora stanno cercando perlomeno di farla rientrare in Italia.

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