martedì 9 aprile 2024

pc 9 aprile - Napoli: Protesta contro la Nato. Cariche della polizia - infosolidale

 

Cariche della Polizia in assetto antisommossa si sono verificati nel tardo pomeriggio alla fine di via Toledo, nel centro di Napoli contro il corteo anti NATO

I giovani manifestanti hanno provato a oltrepassare il cordone di sicurezza per arrivare al teatro San Carlo, con l’obiettivo di contestare il concerto in programma per i 75 anni della Nato. Le cariche, durante i quali le forze di polizia hanno più volte usato i manganelli. “Otto manifestanti sono stati colpiti dai manganelli e di questi tre hanno riportato ferite alla testa e al viso.

“Attivisti disarmati oggi sono stati spinti, manganellati con violenza, bloccati dalle forze dell’ordine in assetto anti sommossa: i signori della guerra, per la Questura di Napoli e per il dispositivo di sicurezza imposto alla città, non devono essere disturbati da chi prova a dire che se si vogliono costruire processi di pace reali per prima cosa bisognerà fare tacere le armi“.

Riteniamo che la responsabilità politica delle manganellate contro studenti e studentesse sia tutta del sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi. Permettere alla macchina di morte più grande della contemporaneità di godersi uno spettacolo teatrale in uno dei simboli della cultura della città, mentre nel mondo risuona il fragore delle bombe è per noi irricevibile e contradditorio per una città che si definisce di pace“, sostengono i manifestanti.

Tuttavia non ci arrenderemo e contro la guerra globale e gli scenari ad essa collegati che la Nato foraggia economicamente prima e politicamente poi torneremo nelle strade: il 19 aprile alle 09.30 a piazza Garibaldi ci sarà lo #StrikeforPalestine nell’ambito dello sciopero globale per il clima indetto da Fridays For Future, e in quella giornata andremo a dire ai ministri degli esteri – riuniti per l’ultima giornata di lavori del G7 sull’isola di Capri – che per la guerra ed i complici del genocidio in Palestina dalle nostre parti non c’è posto“,

  • Estratti da osservatorio contro la repressione

Alle 18 di ieri è previsto, presso il Teatro Comunale San Carlo, il concerto della Banda della NATO, per “festeggiare” i 75 anni dell’Alleanza Atlantica.

Solita schizofrenia pusillanime di una amministrazione comunale che chiama Napoli “città di Pace”,

con tanto di striscioni arcobaleno alle finestre, concede la cittadinanza onoraria ad Assange che aveva denunciato i crimini della Nato in Iraq e Afghanistan, ma poi concede il suo più importante teatro per celebrazioni assolutamente fuori luogo di quella Macchina di dominio e morteche è la Nato. In questa fase storica poi…

Il Coordinamento napoletano per la Palestina ha improvvisato una manifestazione di protesta. Pochi giorni di passaparola perché l’evento Nato non era stato granché pubblicizzato. Un appuntamento per pochi eletti, ad inviti, con tanto di dress code.

I manifestanti però dopo aver percorso via Toledo, diretti verso Piazza Trieste e Trento, a pochi passi dal teatro, vengono immediatamente caricati.

Una carica violenta, totalmente ingiustificata. Dietro il cordone di polizia vi era una zona totalmente chiusa con blindati ed altri cordoni di agenti. Nessun rischio quindi di perdere il controllo della situazione e vedere i manifestanti andare verso il teatro. Fisicamente impossibile.

Una carica che semplicemente sembra inserirsi in quella logica questurina di “ammazzare i bambini nella culla”. Ovvero quello che pensano di poter fare contro questa ondata di giovani e studenti che, sulla mattanza in Palestina, si sta facendo sentire.

Li picchiano subito, sperando che si impauriscano e non tornino più nelle piazze.

In verità il clima in qualche maniera lo si era avvertito già da un po’ di giorni; lo stalkeraggio della Digos ad attivisti noti, le pressioni indebite, le minacce velate. Un allarmismo provocatorio, che cercava appigli per poter alzare le mani.

Fatto sta che dopo le cariche l’improvvisato corteo resta in piazza e poi si dirige verso il Rettorato occupato. Qui gli studenti si preparano ad una serata discussione e ai bilanci di giornata.

Estratti da contropiano

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