Attivisti del gruppo locale dei "Sanitari per Gaza" hanno presidiato piazza Matteotti con i camici macchiati di sangue e con le mani legate
Genova. “Genocidio in corso, stop complicità” e “Gaza muore di fame e di malattie” sono alcune delle frasi riportate sugli striscioni esposti da “Sanitari per Gaza”.
L’associazione di cui fanno parte medici, infermieri e oss anche a Genova ha dato vita a un flash-mob, in piazza Matteotti, per denunciare la grave situazione nella “striscia” con gli ospedali diventati obiettivo militare.
“Abbiamo fatto questo flash-mob per denunciare quanto succede a Gaza – spiega Paola Manduca, genetista che ha lavorato a Gaza – Israele sta distruggendo tutti gli ospedali, ne sono rimasti in piedi ancora tre che sono però scarsamente funzionanti”.
“L’ultimo episodio, il più drammatico, è stato l’assedio dell’ospedale Shifa, dove sono state ammazzate più di quattrocento persone e presi tra i seicento e gli ottocento prigionieri”, continua.
In piazza medici del gruppo locale dei “Sanitari per Gaza”. La mobilitazione ha visto i partecipanti con i camici macchiati di sangue e con le mani legate. Presente anche l’imam di Genova Husein Salah.
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