lunedì 26 dicembre 2022

pc 26 dicembre - Governo e manovra di bilancio: un fiume di soldi per i padroni

 

A guardare anche superficialmente la manovra del governo Meloni (https://proletaricomunisti.blogspot.com/2022/12/pc-22-dicembre-governo-e-legge-di.html) si vede subito che “toglie ai poveri per dare ai ricchi”, (vedi il taglio al cosiddetto reddito di cittadinanza), ma soprattutto che per i ricchi ci sono tanti soldi, come d’altronde aveva detto subito la Meloni che vuole essere coerente con gli impegni presi verso i padroni quando ha detto di non volerli disturbare.

E, come vedremo, non sono solo “interventi per il ceto medio” che tanto sta a cuore alla Meloni e ai suoi scagnozzi, ma soprattutto per tutti i padroni, grandi medi e piccoli.

I “saldi di bilancio” della manovra parlano di un totale di 35 miliardi, di cui 21 vanno allo “sconto” sull’energia “per famiglie e imprese”: per le famiglie si tratta di briciole, per le imprese di sostanza. Dai 35 bisogna togliere quindi 21 e rimangono più o meno14 miliardi. Vediamo che fine fanno secondo un articolo del Sole 24 Ore del 24 scorso, “pacchetto per le imprese” lo chiama.

Quello riservato ai padroni, dice, è un “Un collage di rifinanziamenti e proroghe”, che come abbiamo

detto fin dall’inizio della valutazione del governo Meloni, dal punto di vista economico è “in continuità con le misure approntate dai precedenti governi”, e questo conferma anche che i governi borghesi, tutti, danno per scontato (questo sì) che ai padroni si danno soldi a prescindere! Per loro è un fatto normale e permanente. E la cosiddetta opposizione, politica e sindacale, non parla mai di questo aspetto dei “conti pubblici né tantomeno lo critica, perché su questo è perfettamente d’accordo!

Il principale rifinanziamento, seppure spalmato su un arco temporale molto lungo, fino al 2037, riguarda i contratti di sviluppo con 3,2 miliardi per i programmi di sviluppo industriale e 800 milioni per quelli in ambito turistico, vengono prorogati fino al 31 dicembre 2023, e il credito d’imposta per le spese di consulenza relative alla quotazione delle Pmi con l’importo massimo che viene innanzato da 200mila a 500mila euro.”

“Si passa poi – continua il quotidiano della Confindustria - al Fondo green new deal, con 565 milioni da destinare alla copertura delle garanzie concesse da Sace per la realizzazione dei progetti sostenibili.” E ancora: “Il ministero delle Imprese e del made in Italia (Mimit) gestirà un nuovo fondo per il potenziamento delle politiche industriali di sostegno alle filiere produttive del made in Italy. Si tratta di 5 milioni per il 2023 e 95 milioni per il 2024 … già parla di tessile, alimentare, arredamento, automazione.”

Anche per il commercio ci sono novità “con l’aumento della deducibilità degli ammortamenti dei costi dei fabbricati utilizzati per l’esercizio dell’attività di impresa da ipermercati, discount e una serie di punti vendita del commercio al dettaglio ... La manovra ha inoltre incorporato la creazione di una Fondazione per la progettazione e lo sviluppo dei microchip”. Questo punto sui microchip è molto importante perché il governo “troverà” tanti altri miliardi da investire.

C’è poi “l’assegnazione di 1,5 milioni al fondo per il supporto alle vetrerie di Murano1,5 milioni per il 2023 e 2 milioni a decorrere dal 2024 per lo sviluppo di cooperative costitute dai lavoratori per il recupero di aziende in crisi!” Visto che il governo le crisi non riesce/non vuole proprio risolverle, vorrebbe scaricare su “nuovi padroncini” pure l’impegno del risanamento!

3 milioni per il 2023 e 5 milioni a decorrere dal 2024 per il fondo destinato alle piccole e medie imprese creative istituito con la legge 178 del 2020.” E cioè lo sconto del 100% per le cosiddette assunzioni agevolate.

E ancora un altro miliardo circa tra “Nuova Sabatini”, Zes-Zone Economiche Speciali e Fondo per la Ricerca e lo Sviluppo al sud (400 milioni: 25% per le grandi imprese, 35% per le medie, e 45% per le piccole).

E poi ancora “contributi” di diverso tipo come il rifinanziamento della Cassa integrazione, i voucher, i 30 milioni scuole paritarie e altre “mance” alle varie clientele: 2 milioni per allevatori bufale, 8 milioni per pesca e acquacoltura, 2 milioni per vigneti, 2 milioni alle pro loco, 500mila per i cammini religiosi

Più i soldi “nascosti” nelle pieghe della manovra, siamo già a circa 10 miliardi. Forse così si comprende meglio che tutta la caciara e il polverone sul reddito di cittadinanza, cui si prestano saltimbanchi di ogni tipo al servizio dei padroni e del governo, serve a distrarre l’attenzione da questa montagna di soldi!

Per non far preoccupare troppo i padroni che ciononostante continuano a lamentarsi gli interventi della cricca Meloni rimandano costantemente ad un futuro in cui i padroni saranno ristorati! Il ministro Urso ha detto che era “doveroso” prestare attenzione alle esigenze dei padroni, il suo sottosegretario Bitonci che gli aiuti saranno “più corposi” nei prossimi mesi…

Invece già adesso, altri soldi, quelli che “non entravano” in questa manovra il governo li ha messi nel decreto Milleproroghe e in quello Aiuti quater!

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