Nella preparazione dello sciopero all'Istituto tumori Milano vi è stato attacchinaggio nei punti di concentrazione dei lavoratori sia della nostra locandina nazionale sia di quelle dell'mfpr-piattaforma, e all'ingresso istituto e timbri. Questo, oltre al volantinaggio, ha reso visibile la giornata di sciopero, che è circolata anche via mail e whatsapp tra altri lavoratori che non avevano avuto il volantino.
La notizia
ufficiale della giornata di sciopero è giunta 2 gg prima del 29, dopo l'arrivo del parere della commissione di garanzia; questo ha causato il
ritardo nelle procedure di comunicazione da parte della direzione sia ai
lavoratori che all'utenza (che doveva partire 10 giorni prima e
doveva essere comunicato ai lavoratori). Questa procedura/comunicazione dove è stata fatta
ha prodotto l'adesione allo sciopero.
E' la prima volta che dei
lavoratori/ci scioperano su indizione dello Slai cobas sc - parte del
patto d'azione anticapitalista - come prima risposta allo stato di
rabbia/malessere/mancanza di prospettive, ecc che c'è tra i lavoratori.
Permane una
spaccatura trasversale tra quelli rassegnati/disillusi/e gli altri che invece vogliono ribellarsi e sono alla ricerca di un punto di riferimento.Al presidio in Regione partecipazione degli studenti organizzati dai
giovani della FGC e lavoratori Slai cobas sc, Panetteria e Si cobas. Questo presidio è stato un primo segnale di unità lavoratori
studenti e delle forze del patto d'azione su questo fronte caldo della
lotta a Milano, che non poteva certo essere trascurato nella giornata del 29.
Report a cura Slai cobas sc Milano
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