Renzi spalleggiato da centrodestra e da componenti interne del PD ha messo in crisi il governo Conte e ora sotto la regia di Mattarella si marcia in maniera esplicita o occulta verso un governo ancora peggiore.
L'incarico a Fico per ricucire con l'avventuriero reazionario Renzi è una stronzata, che lungi dal creare un governo ne alimenta la crisi e la confusione, con il fine non tanto oscuro di spaccare ulteriormente il M5 stelle.
Nel casino, si apre la strada a un Conte-ter come governo di transizione ancora più debole e sotto ricatto di Renzi e Confindustria. Ove questa strada fosse preclusa si va avanti verso il governo d'emergenza paratecnico o apertamente tecnico - Cantabria e la carta Draghi. Intanto si apre una autostrada a elezioni farsa verso un governo fascio razzista populista e presidenzialista dai pieni poteri per davvero, non quello tremebondo di Conte.
Insomma nulla di buono per proletari e masse popolari su cui si scarica crisi e pandemia.
Su quest'ultima la giostra dei colori delle Regioni, con il governo in crisi, è all'insegna di 'quando il gatto non c'è i topi ballano'... e i topi sono i presidenti delle Regioni in mano, oltre che dei padroni, di commercianti, lobby affaristiche sanitarie, di corruttela politica e in certi casi di vere e proprie cosche.
Intanto la pandemia non frena e i vaccini diventano parte della grande guerra delle multinazionali e dei diversi paesi imperialisti, sulla pelle delle popolazioni.
Proletari e masse sono vittime, ma restano fuori dal gioco, senza la lotta. Lo sciopero del 29 è stato un primo importante ma ancora debole segnale - Dobbiamo andare avanti su questa strada accendendo i fuochi della lotta e della protesta operaia e popolare, a partire da salario, lavoro, salute, sanità, scuola, ecc. per mettere in discussione il potere dei padroni e del capitale.
30-1- 21
Nessun commento:
Posta un commento