martedì 17 marzo 2020

pc 17 marzo - Coronavirus e Cuba - una info


Il presidente della Repubblica di Cuba, Miguel Díaz-Canel Bermúdez, ha insistito,  sabato 14, sulla necessità di rispettare tutte le misure indicate per affrontare il COVID – 19 e non abbassare la guardia di fronte al pericolo che significa l’espansione continuata del nuovo Coronavirus, che è già presente in 125 paesi del mondo, 22 nelle Americhe.
In un incontro di lavoro realizzato nel Palazzo della Rivoluzione per dare continuità permanente alla situazione del Covid – 19 nell’Isola, Díaz-Canel ha chiamato la popolazione cubana ad essere responsabile per evitare sin dove è possibile le attività che suppongano agglomerazioni d persone, e andare dal medico di fronte a qualsiasi sintomo respiratorio
Nella riunione è stato detto che sino al momento non esistono nuovi casi confermati della malattia in Cuba; i quattro pazienti presentano un’evoluzione favorevole e sono senza sintomi. I loro contatti diretti continuano in vigilanza attiva, senza prove per ora.
«La situazione nel paese, ha detto  Díaz-Canel, si è mantenuta stabile perchè abbiamo preso misure e non ci può sfuggire dalle mani. Dobbiamo lavorare in maniera differente perché la situazione nel mondo è sempre più complessa.
Il capo di Stato ha considerato una priorità le visite nelle case dei medici e le infermiere della
famiglia per trattare a  tempo le infezioni respiratorie, soprattutto nei fine settimana quando ci sono più persone a casa.
«Inoltre, ha aggiunto si deve incrementare la ricerca nei centri di lavoro e di studio».
Il mandatario ha reiterato che il popolo deve avere fiducia nel governo che sta dando costantemente informazioni autentiche, per non dare spazio a notizie false e in mala fede. Nelle reti sociali, ha aggiunto, si sta distorcendo la realtà cubana e quello che stiamo facendo. L’informazione ufficiale, che stiamo dando con tutta serietà e responsabilità è quella che offe il Ministero di Salute Pubblica».
Il titolare del settore, José Angel Portal Miranda ha spiegato che sono ricoverati per vigilanza epidemiologica 259 pazienti; 90  stranieri e 169 cubani. Dal 25 gennaio ci sono stati 272 ricoveri e sono state seguite nell’assistenza  primaria di salute 15 mila 793 persone.
Poi ha spiegato che si mantengono gli studi di altri virus respiratori, la maggioranza positivi all’Influenza A che è un indice normale in questa epoca dell’anno in Cuba. Per il COVID -19 sono stati studiati 51 pazienti, con quattro positivi.
Portal Miranda  ha insistito che si mantiene il controllo anche sui contatti delle persone confermate con il nuovo coronavirus, cioè i primi tre italiani e il paziente cubano di Villa Clara.
Su quest’ultimo, ha informato che i suoi due contatti diretti, con una bambina di un anno sono risultati negativi alla prova del COVID-19.
Poi ha attualizzato che per l’organizzazione dell’assistenza medica sono stati abilitati 1442 letti in 11 ospedali e 10 centri d’isolamento.  Sono state destinate 175 ambulanze per i trasferimenti di pazienti sospetti o confermati, con personale addestrato al trattamento di questi casi.
Il ministro ha puntualizzato che c’è la presenza della collaborazione medica cubana in 23 paesi che oggi hanno trasmissioni del nuovo coronavirus, ma sino al momento non si riportano problemi con loro. Le brigate mediche sono state già preparate per il trattamento del  COVID-19.
Nella riunione, il vice primo ministro Roberto Morales Ojeda ha insistito su una ricerca attiva come via per incontrare i casi con problemi respiratori.
Tutti coloro che presentano sintomi di questo tipo devono andare dal medico perchcè non si può abbassare la percezione del rischio.
La ministro d’Educazione, Ena Elsa Velázquez Cobiella ha richiamato le famiglie a non portrae a scuola o all’asilo i bambini malati e nemmeno i maestri con sintomi respiratori devono andare nelle aule.
In questo incontro, che fa parte del controllo costante del Governo all’implementazione del Piano per la Prevenzione e il Controllo del nuovo coronavirus, la ministro del Commercio Interno, Betsy Díaz Velázquez, ha spiegato che nel paese ci sono 104 laboratori dove sono stati  confezionate 25 mila mascherine  e il numero sta aumentando. Inoltre è è cominciata la distribuzione  nelle province  del cloro che si deve usare per disinfettare le mani e le superfici.
La titolare ha confermato che la vendita dei prodotti per l’igiene si sta stabilizzando.
Le massime autorità del paese hanno reiterato l’importanza della partecipazione popolare allo scontro al  COVID-19, perché, come ha detto in varie occasioni il presidente Díaz-Canel, «questa battagli si vince con il popolo».
(Sito Presidenza di Cuba( GM- Granma Int.)

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